
Monumentale tributo a John Coltrane
Milano, 23 febbraio 2017 - Monumentale tributo a John Coltrane del periodo Atlantic (1959-1970) e alla verità: l’ascolto in mono della musica registrata in mono. John Coltrane - The Atlantic Years. In Mono (Rhyno) è anche un ritorno al futuro con il box set dei sei album in vinile e il 45 giri di “My Favorite Things”, l’hit globale di Trane. Cotrane è il sassofonista più influencer della sua generazione, per la voce del suo strumento, le lunghe sequenze in fluxus, il suo essere tonale e modale, quindi occidentale e world (la musica indiana). Al sax tenore e al soprano. E gli anni Atlantic, che seguono il servizio militare con Miles Davis (“Kind of Blue), gli album Prestige e Blue Note (Soul Trane), sono i momento in cui la sua ricerca migra verso il leggendario quartetto del periodo Impulse. Con il pianista McCoy Tyner e il batterista Elvin Jones, in attesa di Jimmy Garrison al contrabbasso. “The Heavyweight Champion” con The Complete Atlantic Recordings ci aveva regalato un cd di inediti, take alternativi o incompleti, e note del fondatore dell’etichetta Ahmet Ertegun, saggi e testimonianze di Elvin e McCoy, tra gli altri.
Qui invece il re è nudo e la musica ritorna alla sua fonte. Mancano tre album di cui sono andati persi i master originali, quelli di “My Favorite Things”, il suo successo pop, “Coltrane Jazz” e “Coltrane’s Sound”. Alla Atlantic, che vendeva anche Ray Charles, Bobby Darin, The Coasters e The Drifters, John non doveva registrare solo di notte negli studi liberi: si registrava un album in una o due torrenziali sedute, diversi take per ogni tema poi si sceglieva il migliore o quello giusto per la durata complessiva di un Lp. Ma la sua prolificità è ugualmente impressionante: nel 1961 incide “Cotrane Jazz”, “My Favorite Things” e “Olè Coltrane”, più “Africa/Brass” per la Impulse mentre veniva pubblicato “Lush Life” della Prestige. Ho provato un test entusiasmante partendo dal cd rimasterizzato in digitale dai master stereo per passare al cd in mono e poi al vinile 180 grammi in mono. E ho riscoperto il mio mondo. “Giants Step”, “Naima”, “Ole”, dalla separazione alle dinamiche naturali del suono originale fino al vinile, che su un impianto all’altezza è quello che, al di fuori di ogni teoria audiophila, suona meglio. Il cofanetto di vinili a tiratura limitata include sei album in mono: “Giant Steps” (1960), “Bags & Trane” (1961), “Ole Coltrane” (1962), “Coltrane Plays The Blues” (1962), “The Avant Garde” (1966) con Don Cherry, “The Coltrane Legacy” (1970). E il 45 giri di “My Favorite Things Part I & II’”, un libro di 32 pagine con le foto di Lee Friedlander e le note di Ashley Kahn. Ve li consiglio, è un viaggio alle sorgenti del suono e dell’improvvisazione jazz.