ANDREA SPINELLI
Cultura e Spettacoli

Harry Potter, il Cine-concerto sarà una magia

Al Teatro degli Arcimboldi

PROTAGONISTA Sul telone e sotto l’attore Daniel Radcliffe che interpreta Harry Potter nel film tratti dai suoi libri

Milano, 12 maggio 2017 - Mentre Oltremanica la versione per i palcoscenici della saga di Harry Potter sbanca il botteghino, mettendo le mani su ben nove Olivier Awards, il più prestigioso riconoscimento teatrale inglese, il maghetto partorito dalla fantasia di J.K. Rowling si materializza agli Arcimboldi sovrapponendo il fascino del grande schermo alla potenza della musica del cinque volte premio Oscar John Williams. “Harry Potter e la Pietra Filosofale” è infatti un “Cine-concerto”, in replica alla Bicocca da oggi a domenica, che si avvale del possente supporto dell’Orchestra Italiana del Cinema, diretta da Christian Schumann, e delle immagini in alta definizione del film di Chris Columbus. Ottantaquattro i musicisti sul palco intenti ad interagire dal vivo con i dialoghi e gli effetti registrati della pellicola con l’obiettivo di regalarle un’altra dimensione. “Una colonna sonora per funzionare a teatro ha bisogno di un commento musicale importante e di un film di successo” spiega Marco Patrignani, presidente dell’Orchestra Italiana del Cinema e produttore dello show milanese. «Si tratta di requisiti fondamentali, visti i costi di produzione di un’impresa di altissima qualità tanto sotto il profilo artistico che tecnico come la nostra comportano». “Harry Potter e la Pietra Filosofale” è la prima opera della saga interpretata da Daniel Radcliffe, girato nel 2001 e nominato per sette BAFTA e tre premi Oscar, tra cui Miglior colonna sonora originale al 74° Academy Awards. Il film segna il debutto della “Harry Potter Film Concert Series” un tour mondiale di cine-concerti promosso da CineConcerts e Warner Bros. Soprattutto oltre Manica il genere sta funzionando molto bene, come dimostra una proliferazione di titoli in bilico tra “Fantasia” di Disney e “Lo squalo” di Spielberg, tra “Indiana Jones” e “Titanic”. «John Williams ha un tipo di scrittura particolarmente adatto a questo tipo di riesecuzioni», prosegue Patrignani, «ma pure Howard Shore con la trilogia de “Il Signore degli Anelli” o il tedesco Hans Zimmer (in concerto al Forum di Assago il 29 giugno - ndr) con “Il gladiatore” o “I Pirati dei Caraibi” sanno il fatto loro.

La speranza è sempre quella che, lasciandosi coinvolgere da queste musiche straordinarie eseguite in simultanea con il film, il pubblico voglia tornare ad immergersi in quei mondi confrontandosi con le avventure e le personalità fantastiche che li abitano». Data la giovane età di gran parte degli spettatori, lo spettacolo ha pure una funzione di stimolo. «Oggi che la musica classica è piuttosto distante dai ragazzi, questa può rappresentare una buona introduzione alla meraviglia del suono sinfonico», assicura il presidente dell’OIC, puntualizzando però che non tutte le ciambelle riescono col buco e che il risultato non può darsi sempre per scontato. «Lavorando in questo campo, bisogna tenere presente che unire frammenti di colonne sonore diverse, magari accompagnati da spezzoni dei film originali, non sempre riesce ad avere sullo spettatore la stessa efficacia di un intero film con la sua musica e la sua storia».