Milano – E chi se le dimentica le vetrine Galtrucco, i suoi preziosi tessuti e le collaborazioni con alcuni importanti artisti del Novecento? È la moda...bellezza, e a Milano non poteva mancare un omaggio ai protagonisti di una stagione felicissima con la mostra Galtrucco. Tessuti Moda Architettura (dal 13 dicembre al 15 giugno) curata da Alessandra Coppa, Margherita Rosina ed Enrica Morini, a Palazzo Morando.
Così nelle sale del museo si rivivono gli anni dell’attività dello storico marchio, un racconto che inizia negli anni Venti del Novecento (segnati, poi, dalla Seconda guerra mondiale) attraversa la ripresa economica degli anni Sessanta e fino agli inizi del nuovo millennio. Dalla prima bottega di Novara ne fa di strada Galtrucco che apre negozi (la progettazione affidata a Guglielmo Ulrich e Melchiorre Bega) in buona parte del territorio nazionale. Ma poi le novità dei negozi-salotto(con pezzi di Fausto Melotti) saranno altre.
Dall’utilizzo di figurini che suggerivano l’uso sartoriale delle stoffe sino alla realizzazione, dagli anni Settanta, anche di capi già confezionati. Alcuni - di un corpus di 299 figurini conservati nell’archivio Galtrucco - di grande interesse artistico, sono esposti. Partecipano alla mostra grandi marchi di prêt-à-porter. Giorgio Armani con due giacche maschili dell’Archivio Galtrucco di Milano; ci sono quattro abiti di Chloé progettati da Karl Lagerfeld con tessuti Galtrucco, concessi in prestito dai Chloé Archives Paris. Krizia è presente con i disegni della collezione Primavera/Estate 1975 corredata da campioni di stoffe sempre Galtrucco conservati all’Università di Parma.