AUB è l’acronimo con cui Milano ha conosciuto finora il lavoro formativo dell’Accademia Ucraina del Balletto, e gli spettacoli di repertorio allestiti con allievi e allieve, per la gioia di chi ama punte e tutù. Da questa esperienza gemma ora il TAM Ballet, al Teatro degli Arcimboldi, dove il gruppo diretto da Caterina Calvino Prina è di casa.
È fiera, la pugnace signora, di aver finalmente fatto il gran passo verso il lavoro di compagnia, con il sostegno di TAM, per volontà del direttore Gianmario Longoni, mettendo insieme energie virtuose private per sostenere la causa del balletto classico.
Cosa farà il TAM Ballet?
"Si comincia con una dozzina dei nostri diplomati, l’intento è ampliare l’organico esibendoci nei classici non solo a Milano, e crescendo. L’anno scorso siamo stati al Teatro Lirico di Cagliari con ‘La fille mal gardée’, intanto ho già in casa scene e costumi, accumulo ogni pezzo come una formichina".
Come è nato il riferimento all’Ucraina per le attività formative?
"Quando è nata l’Accademia, vent’anni fa, volevo rendere omaggio alla mia maestra Alvina Kalchenko di Kiev, dove ho studiato con il metodo Vaganova, guadagnandomi il posto al suo corso come interprete".
Chi saranno i maître del TAM Ballet?
"Pier Paolo Ciacciulli, tarantino, studi viennesi e carriera in Germania, e Ekaterina Dalskaya, che ha lavorato al Bolshoi di Mosca".
I titoli previsti? Ci saranno stelle invitate?
"Il 7 e l’8 faremo lo ‘Schiaccianoci’ con l’Accademia, che conta 200 studenti; dal 14 febbraio il TAM Ballet affronterà ‘Il lago dei cigni’; con i solisti dell’English National Ballet Vsevolod Maievskyi e Anna Nevzorova. Per la musica dal vivo si collabora con l’Orchestra Filarmonica Italiana, duttile e brillante".
Come si colloca il TAM Ballet in città, dove opera anche il Balletto di Milano e dove Jana Salenko si è esibita al Carcano?
"Offriremo balletti in versione tradizionale, di Petipa e Vajnonen, a prezzi accessibili; non versioni moderne. Abbiamo in gestione da settembre la scuola del Carcano, l’obiettivo è che i ragazzi facciano esperienza di palco; la conoscenza del repertorio li aiuterà a inserirsi ovunque". Elisa Guzzo Vaccarino