DIEGO VINCENTI
Cultura e Spettacoli

E il Menotti va in Sormani. Iniziando da Rame e Fo

Un teatro essenziale. Di parole e di emozioni. Dove ci si guarda negli occhi. All’imbrunire. Mentre Milano si svuota....

Un teatro essenziale. Di parole e di emozioni. Dove ci si guarda negli occhi. All’imbrunire. Mentre Milano si svuota....

Un teatro essenziale. Di parole e di emozioni. Dove ci si guarda negli occhi. All’imbrunire. Mentre Milano si svuota....

Un teatro essenziale. Di parole e di emozioni. Dove ci si guarda negli occhi. All’imbrunire. Mentre Milano si svuota. Questa l’atmosfera di "Menotti in Sormani", da stasera per tutto luglio di nuovo nel palazzo della biblioteca più famosa della città. Lì nel cortile. Ad accogliere ogni giorno alle 19.30, con un calendario fitto di narrazioni, teatro civile e musicale, comicità. Una rassegna nata a fari spenti, nei primi giorni di riapertura post-Covid. E che arriva invece ora alla sesta edizione, al solito organizzata dal palcoscenico diretto da Emilio Russo.

Tanti i titoli, fino all’1 agosto. Oggi si comincia con il “Mistero buffo“ di Dario Fo e Franca Rame, qui portato in scena da Ugo Dighero (nella foto). Un vero e proprio cavallo di battaglia per l’attore genovese. Domani bello ritrovare Opera Liquida, la compagnia legata al Carcere di Opera e diretta da Ivana Trettel. Che in corso di Porta Vittoria porta “Noi guerra! Le meraviglie del nulla“. Mentre domenica da non perdere la splendida Laura Marinoni in un omaggio a De André diretto da Russo. Nei prossimi giorni poi Leonardo Manera, Simona Migliori, l’Alda Merini del Cetec, Walter Leonardi, Andrea Mirò. Info: teatromenotti.org.

Diego Vincenti