Quando e dove è nata la Colomba? Tra leggende e realtà la storia del dolce di Pasqua

L'idea di usare lo stesso impasto del panettone per creare un alimento simbolico pasquale di produzione industriale si deve comunque agli inizi del Novecento alla ditta Motta di Milano

Una tipica colomba pasquale

Una tipica colomba pasquale

Oggi è un dolce, diffuso in tutta Italia e non solo, a base di farina, burro, uova, zucchero e buccia d'arancia candita, con una ricca glassatura alle mandorle e con molte varianti. L'idea della colomba come dolce nel formato come la conosciamo oggi agli inizi del Novecento a Milano. Ma le origini storica è legata ai Longobardi e a San Colombano.

La colomba dolce nasce alla Motta di Milano

L'idea si deve a Dino Villani, responsabile pubblicitario della gloriosa ditta Motta di Milano, che all'inizio del '900 suggerì di sfruttare i grossi macchinari della ditta e lo stesso impasto del panettone, impiegandoli per un dolce pasquale. La ricetta fu ripresa negli anni '40 da Angelo Vergani, titolare dell'azienda milanese ancora oggi in attività. A rivendicare la nascita della colomba di Pasqua è però Pavia, città che fa riferimento a due leggende entrambe suggestive.

La leggenda di Teodolinda e San Colombano 

Si racconta infatti che San Colombano al suo arrivo a Pavia nel 612 venne accolto dai sovrani dell'epoca che l'hanno invitato ad un pranzo esageratamente succulento a base di selvaggina. Essendo in periodo di Quaresima l'abate irlandese avrebbe rifiutato di gustare quel cibo, provocando l'irritazione della regina Teodolinda, che si offese. Per cercare di rimediare Colombano fece sfoggio di tutta la sua diplomazia e della sua ... santità. Propose: "D'accordo, potremo mangiare quel cibo, ma solo dopo che l'avrò benedetto". Alzò dunque la mano destra in segno di benedizione e la carne fu trasformata in una grande colomba bianca di pane. Colomba che era simbolo di pace e che diventò poi anche il simbolo del santo. Teodolinda rimase stupita e donò a San Colombano il territorio di Bobbio, dove nacque l'abbazia dedicata al Santo, tutt'oggi visitatissima.

Quando Alboino risparmiò i Pavesi 

C'è però chi fa risalire la nascita della colomba pasquale a qualche anno prima, proprio all'inizio della dominazione longobarda della città da parte di Alboino, che la conquistò dopo tre anni di assedio. Era il giorno di Pasqua del 572 quando il cavallo del re stramazzò a terra per la fatica. Un vecchio del luogo si presentò con una pagnotta appena sfornata, che il cavallo dimostrò di gradire molto, alzandosi di scatto per divorarla e per poi riprendersi alla grande. Meravigliato per quel prodigio Alboino rinunciò alla strage che aveva preventivato. L'indomani, in segno di riconoscenza per essere stati risparmiati, alcuni cittadini pavesi gli portarono alcuni doni. Tra loro c'era anche il vecchio del giorno prima, che aveva con sé ancora una pagnotta, ma stavolta a forma di colomba, in segno di pace.