GIAN MARCO WALCH
Cultura e Spettacoli

Cicconi Massi in mostra, scatti in bianco e nero per "Le donne volanti"

Cicconi Massi e il suo mondo in chiaroscuro da giovedì in mostra

Sospese in aria come le streghe della leggenda o avvolte nella stoffa o, ancora, nell’acqua le donne di Cicconi Massi sono leggere creature dalla grazia esaltata dal costante uso del bianco e nero

Milano, 9 febbraio 2017- Il suo mondo è in bianco e nero, quello artistico, squisitamente fotografico. Crede che probabilmente rimarrà sempre così. E alla domanda “come è fatto il suo studio?” risponde senza esitare: “Sono colline, campi e mare intorno a casa mia. Nulla di più”. Sulle orme precise - si potrebbe dire - di Mario Giacomelli quando il celebre maestro chiedeva ai contadini marchigiani, pagandoli, di incidere la terra con i loro trattori per poi accentuare lui quei solchi nella stampa. Figlio d’arte, e figlio appunto di quella terra, Lorenzo Cicconi Massi. Creativo che, come Giacomelli si addentrò nel mondo di inquadrature e obiettivi frequentando i laboratori di Lanfranco Torcoletti, ha iniziato a scoprire la fotografia una trentina d’anni fa inventandosi “qualcosa da fare” nella bottega fotografica di uno dei suoi più cari amici.

Sospese in aria come le streghe della leggenda o avvolte  nella stoffa o, ancora, nell’acqua  le donne di Cicconi Massi sono leggere creature dalla grazia esaltata dal costante uso del bianco e nero
Sospese in aria come le streghe della leggenda o avvolte nella stoffa o, ancora, nell’acqua le donne di Cicconi Massi sono leggere creature dalla grazia esaltata dal costante uso del bianco e nero

Poi, primo vero approccio nell’agosto del 1987 con la proiezione di un rullo di diapositive “per il piacere di vederle apparire su un muro”. In realtà la primissima foto Cicconi Massi ricorda di averla scattata da bambino, con una macchinetta da due lire, steso per terra, inquadrando casa sua tra i fili d’erba. Artista senigalliese doc, dunque, Cicconi Massi non è nuovo al pubblico milanese. Partecipò nel 1984 a una collettiva a Palazzo Reale, il suo debutto importante in un luogo prestigioso. Ora, fotografo ormai affermato, nel 1999 vincitore del primo premio al concorso Canon, alcune sue stampe dal 2006 nella collezione Forma, si ripropone nella metropoli con “Le donne volanti e altre storie”, il suo ultimo lavoro che Contrasto, l’ambita scuderia di cui fa parte, presenta da oggi al 28 aprile nella Galleria di via Ascanio Sforza 29. “La realtà in bianco e nero viene ridotta all’essenzialità - spiega Lorenzo Cicconi Massi - bastano pochi semplici tratti per raccontare una storia”. Un progetto, il suo ultimo, dedicato alla natura in dialogo con la figura femminile: giovani donne fluttuanti, sospese nell’aria, protagoniste di coreografie estremamente raffinate. Una riflessione sulla donna, sul suo corpo, sulla sua silhouette, che emerge attraverso tratti del tutto personali: come si legge nella presentazione della mostra, “le storie narrate da questi scatti ci portano nel mondo molteplice dello slancio e della libertà d’espressione personale femminile”. Le leggerissime fantasie aeree di un Marc Chagall reinterpretate nel bianco e nero non solo di Giacomelli ma anche di un Berengo Gardin. Accanto alle “Donne volanti” altre due serie: gli “Alberini”, opere di formato ridotto che però racchiudono grandi paesaggi naturali, segni grafici, quasi stilizzati, tra spazi sconfinati e dettagli preziosi. E gli “Arzigogoli”, lavori all’opposto in grandi dimensioni, ma sempre elegantissimi scatti naturali, venature delicate di foglie, steli ricoperti di rugiada. Anche qui echi di Giacomelli. Solo echi, mai imitazioni.