ROBERTO CANALI
Cultura e Spettacoli

Sognando la Capitale del 2026: Mantova, Gallarate e Vigevano alla sfida sull’arte contemporanea

Via al bando del ministero, presentate 23 candidature da tutta Italia. Tre città lombarde in gara. Patrimonio storico, musei, collezioni e piani di rilancio nell’anno olimpico: le carte dei sindaci

Il palazzo Te a Mantova

Mattia Palazzi, 46 anni, sindaco Pd di Mantova A destra: Palazzo Te

Mantova, 4 agosto 2024 –  Non solo con la cultura si mangia, ma il binomio arte e sapere aiuta anche ad aumentare le presenze turistiche. Sarà per questo che in pieno agosto sotto l’ombrellone è iniziata la lotta, all’ultima recensione, tra 23 città che sognano di diventare Capitale italiana dell’Arte contemporanea nel 2026, iniziativa istituita per la prima volta dal ministero della Cultura che già assegna i titoli di Capitale della Cultura e Capitale del Libro. Tra le candidate ci sono anche tre città lombarde: Mantova, Gallarate e Vigevano dovranno vedersela, tra le altre, con Venezia, Pescara, Catanzaro, Fabriano, Todi e Reggio Calabria.

“Abbiamo iniziato dal quartiere Lunetta ormai otto anni fa, da allora stiamo lavorando per portare e produrre progetti e spazi permanente per le arti contemporanee a Mantova – spiega il sindaco Mattia Palazzi – Per questo abbiamo proposto il progetto al ministero, come stimolo innanzitutto verso di noi e perché stiamo concretamente investendo in questa direzione. Da Palazzo della Ragione, dove lavoriamo per portare una delle più importanti collezioni private al mondo di arte contemporanea, a Palazzo Te, dove nel prossimo autunno la Fondazione produrrà in anteprima mondiale il nuovo progetto di Isaac Julien, regista cinematografico e artista visivo tra i più influenti in attività, grazie alla sua ricerca multidisciplinare, sviluppata all’intersezione tra film, danza, fotografia, musica, teatro, pittura e scultura, incentrata su temi urgenti della contemporaneità”. Entro il 15 settembre la giuria esaminerà i progetti e selezionerà 5 città finaliste, che saranno invitate ad audizioni pubbliche. Entro il 30 ottobre avverrà la proclamazione e la prescelta riceverà un contributo di un milione di euro. “Vedremo come andrà, ma a noi interessa aprire un nuovo capitolo culturale per Mantova e lo stiamo facendo a prescindere – conclude Palazzi – Lo facciamo perché l’arte contemporanea è un veicolo straordinario di riflessione sui tempi che viviamo, perché ci aiuta a ripensare spazi e linguaggi e perché porta nuovo turismo, giovane e internazionale”.

A Gallarate il fiore all’occhiello è il Maga, il Museo arte Gallarate (nato come Civica Galleria nel 1966), un’esposizione di oltre 5.000 metri quadri con una collezione di oltre 5.500 opere. “Anche se tanti non lo sanno ospitiamo uno dei musei più importanti a livello italiano dedicato all’arte contemporanea – spiega il sindaco Andrea Cassani – Diventare capitale ci consentirebbe di valorizzarlo nell’anno in cui la nostra regione ospiterà le Olimpiadi invernali. Abbiamo presentato un progetto mirato, con diversi eventi che coinvolgeranno anche Malpensa, proprio per sfruttare l’arrivo dei turisti da tutto il mondo. Destiniamo già un milione di euro l’anno al nostro museo, il finanziamento del ministero ci farebbe comodo, ma comunque vada porteremo avanti il progetto”.

In lizza anche Vigevano, già conosciuta come la città della moda e dell’eleganza, soprattutto nelle calzature, pronta a fare il grande salto nel mondo della cultura tout court. “Non a caso abbiamo intitolato il nostro progetto ’Scarpette rosse’ – sottolinea il sindaco Andrea Ceffa – La città è un museo a cielo aperto e si incontra bellezza a ogni sguardo. L’idea di partecipare al concorso è venuta dopo aver organizzato la Biennale d’Arte, che ha riscosso un grande successo. Questo è un modo per farsi conoscere ancora di più”.