DIEGO VINCENTI
Cultura e Spettacoli

Anna Karenina e le famiglie infelici. La grande lezione di un classico

"Tutte le famiglie felici sono simili tra loro, ogni famiglia infelice è infelice a modo suo". D’accordo: citare l’incipit...

Galatea Ranzi in scena durante Anna Karenina

Galatea Ranzi in scena durante Anna Karenina

"Tutte le famiglie felici sono simili tra loro, ogni famiglia infelice è infelice a modo suo". D’accordo: citare l’incipit non è una scelta molto originale. Ma sono talmente belle quelle prime parole di Tolstoj che non se ne può fare a meno quando si parla di Anna Karenina, del suo folle amore, della sua disperazione. E di una società pietroburghese che mica è così tanto differente dai giorni nostri. Gonfia di ipocrisie e di moralismi. Ne sa qualcosa questa antieroina di cui ci si innamora in un attimo. Che si vorrebbe abbracciare ripetendole che andrà tutto bene. Ma destinata (letteralmente) a finire sotto un treno. La storia insomma la si conosce. Ritrovarla a teatro però è un’avventura. Già solo sintetizzare le 800 pagine del classico è sfida eroica. Come sa bene Luca De Fusco, anche autore dell’adattamento insieme a Gianni Garrera di questa “Anna Karenina“, da stasera al Piccolo Teatro Strehler. "Abbiamo deciso di non nascondere l’origine letteraria del testo – spiega il regista – ma anzi di valorizzarla. Le parti più narrative e i pensieri dei personaggi saranno detti dagli stessi attori, seguendo la lezione del Ronconi del "pasticciaccio". A queste tecniche teatrali ho aggiunto un montaggio cinematografico, composto di molte brevi scene e contrassegnato da una grammatica visivo-musicale". Valore aggiunto è ritrovare in scena Galatea Ranzi, habitué del Piccolo e indimenticabile Stefania ne "La grande bellezza" di Sorrentino. Lei la signora Karenina. Repliche fino a domenica 25 maggio. Diego Vincenti