Zona rossa in Lombardia: ora i sindaci propongono una class action

Da Giorgio Gori a Davide Galimberti, i primi cittadini invocano una class action di commercianti contro l'incredibile errore sull'indice Rt

Negozi chiusi per Covid

Negozi chiusi per Covid

Milano, 23 gennaio 2021 - Una class action contro la zona rossa "superflua" causata dall'incredibile errore sul calcolo dell'Rt. La propongono due sindaci lombardi di area Pd, Giorgio Gori di Bergamo e Davide Galimberti di Varese, che ipotizzano la possibilità di un'azione comune di commercianti ed esercenti contro il lockdown che ha condannato i negozi a chiudere inutilmente l'attività. Nessuno cita direttamente il governo della Lombardia, ma l'oggetto delle accuse pare più che evidente. 

Il più duro è il varesino Galimberti, che con un lungo sfogo su Facebook lancia anche, ufficialmente, la sua proposta di class action per far arrivare risarcimenti: "Questa notte non sono riuscito a dormire, sono sincero. E penso che come me tanti commercianti, genitori, imprenditori. Le imbarazzanti notizie che si susseguono da ieri sul tema dei conteggi dei positivi nella nostra Regione sono un colpo durissimo, perché denotano principalmente una confusione che dopo un anno di pandemia non è più accettabile. Ho provato a darmi delle spiegazioni, ma ho capito che è meglio pensare a come concretamente aiutare tutti coloro che sono stati colpiti da questo assurdo errore e dalla crisi della pandemia"

"Per questa situazione non ci sono scusanti. Oltre a programmare il passaggio nella zona arancione dall'oggi al domani, penso che una prima azione concreta possa essere una class action per tutelare e risarcire aziende, commercianti, famiglie e studenti che hanno subito ulteriori danni da questa confusione tra zona rossa che invece doveva essere arancione. Una iniziativa contro i responsabili di questo errore che come come Comune di Varese sosterremo in prima linea dopo averne parlato con tutte le associazioni di categoria e dei consumatori". 

Giorgio Gori, invece, si affida a Twitter: "Lombardia per errore in zona rossa. Il motivo? Migliaia di guariti sono stati conteggiati come ancora positivi. Non solo nell’ultima settimana: la sovrastima va avanti dal 12 ottobre, con le limitazioni conseguenti. Qualcuno avrà il buon gusto di scusarsi coi cittadini lombardi? Se davvero in Lombardia sin dal 12 ottobre si sono erroneamente conteggiati i guariti tra i positivi, alzando così l’RT e provocando restrizioni maggiori di quelle necessarie, credo che le categorie penalizzare potrebbero avviare una class action per il risarcimento del danno. 

Sempre in area Pd, anche il primo cittadino di Cernusco sul Naviglio, Ermanno Zacchetti chiede ai colleghi sindaci della Lombardia di schierarsi con i commercianti per chiedere i danni alla Regione. "Se quanto sta emergendo fosse vero, e se effettivamente ci fosse stato un errore da parte di Regione Lombardia nel raccogliere e ordinare i dati, io credo che ogni sindaco come me dovrebbe sedersi accanto ai propri commercianti per chiedere il risarcimento dei danni subiti in questa settimana di chiusura. Rivolgo dunque un appello a tutti i primi cittadini della Lombardia per fare lo stesso".