Nuovi colori regioni: riaprono bar e musei, ecco quello che si può fare

Da oggi quasi tutte le regioni in zona gialla, solo 5 restano in arancione. Ecco regole e divieti

Zone Covid: quasi tutta Italia in giallo

Zone Covid: quasi tutta Italia in giallo

Milano, 1 febbraio 2021 - Ci siamo. Da oggi quasi tutta Italia torna in zona gialla. Un traguardo ambito per Lombardia (impantanata per una settimana in zona rossa a causa di un errore nel cacolo dei positivi), Emilia-Romagna, Veneto, Lazio, Piemonte, Val d'Aosta, Liguria, Marche, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo e Calabria, che tuttavia registrano una tiratina d'orecchie alla vigilia del cambio di colore per gli assembramenti registrati ieri un po' ocuinque, da nord a sud (Il giallo "non è un tana libera tutti" avverte l'infettivologo del Sacco Massimo Galli). Restano in arancione  Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e la Provincia Autonoma di Bolzano. Mentre il rosso sparisce dalla mappa del Paese. Vediamo in dettaglio le principali novità della zona gialla, con i divieti ancora in vigore.

Lombardia in zona gialla: le regole per immagini 

Bar e ristoranti: non solo asporto

Da oggi è possibile tornare a consumare colazioni, pranzi e aperitivi "anticipati" al tavolo. Riaprono al pubblico, dalle 5 alle 18, bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie. Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi. Dopo le 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico, comprese strade e parchi. L’asporto è consentito fino alle 18 per i bar e fino alle 22 per le altre attività, con divieto di consumazione sul posto o nelle immediate vicinanze. Nessuna restrizione per la consegna a domicilio. Restano comunque aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo autostrade, ospedali e aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza minima di un metro tra ciascuna persona.

Riaprono mostre e musei

Boccata d'ossigeno sul fronte della cultura: la zona gialla porta in dote la riapertura al pubblico di musei, mostre e degli istituti e luoghi della cultura, dal lunedì al venerdì, festivi esclusi, a condizione che siano garantite modalità di fruizione contingentata in modo da evitare assembramenti. Resta invece confermata la chiusura di cinema, teatri e sale da concerto. Sospesi anche convegni, congressi e altri eventi in presenza. Così come restano vietate sagre, fiere feste, sia al chiuso che negli spazi all’aperto, comprese quelle conseguenti a cerimonie civili e religiose. Confermata infine la chiusura di sale da ballo, discoteche, parchi tematici e di divertimento. Restano chiuse anche sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò, anche se svolte all’interno di locali adibiti ad attività differente.

Spostamenti, negozi, bar e ristoranti: domande e risposte

Spostamenti tra Comuni e fuori regione 

Fino al 15 febbraio restano vietati gli spostamenti tra regioni e province autonome diverse, anche se entrambi in zona gialla, tranne che lo spostamento non sia giustificato da motivi di lavoro, salute o urgenza.  È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Il divieto comprende gli spostamenti verso alloggi presi in locazione breve (fino a 30 giorni). Per giustificare gli spostamenti verso una regione diversa da quella di residenza, domicilio o abitazione, così come per giustificare gli spostamenti notturni, sarà necessario esibire una autodichiarazione. È invece consentito spostarsi all’interno del territorio regionale dalle ore 5 alle ore 22 senza dover motivare lo spostamento. Dopo le 22 e fino alle 5 del giorno successivo sono vietati tutti gli spostamenti, ad eccezione di quelli motivati da esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Dalle 5 alle 22 è consentito spostarsi una sola volta al giorno verso un’altra abitazione privata all’interno della stessa regione, nel limite massimo di due persone (oltre a minori di 14 anni, disabili o non autosufficienti conviventi). 

Seconde case

Dal 16 gennaio è possibile raggiungere le seconde case, anche in un'altra Regione o Provincia autonoma, pertanto ne è consentito fare rientro. Trattandosi di una possibilità limitata al "rientro", è possibile raggiungere le seconde case solo per coloro che possano comprovare di avere effettivamente avuto titolo per recarsi nello stesso immobile prima dell’entrata in vigore del Dl 14 gennaio 2021. La casa di destinazione non deve comunque essere abitata da altre persone non appartenenti al nucleo familiare.

Negozi e centri commerciali

Le attività commerciali al dettaglio sono consentite, a condizione che sia assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all'interno dei locali più del tempo necessario all'acquisto dei beni. Non sono più previste limitazioni alle categorie di beni vendibili. Nelle giornate festive e prefestive, resta invece confermata la chiusura degli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati coperti, ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie. All’ingresso di tutti gli esercizi di cui è autorizzata l’apertura dovrà essere obbligatoriamente esposto un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente all’interno, sulla base dei protocolli e delle linee guida in vigore.

Passeggiate e sport

Sono consentiti, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse o all’aperto senza la presenza di pubblico, soltanto gli eventi e le competizioni riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) e dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP), riguardanti gli sport individuali e di squadra organizzati dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva ovvero da organismi sportivi internazionali. Gli allenamenti degli atleti, professionisti e non professionisti, che devono partecipare a competizioni ed eventi riconosciuti di rilevanza nazionale sono consentiti a porte chiuse. Resta sospeso lo svolgimento degli sport di contatto. Sono inoltre vietate tutte le gare, le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto anche di carattere amatoriale. Nei centri e circoli sportivi, pubblici e privati, è consentito lo svolgimento esclusivamente all’aperto dell’attività sportiva di base e dell’attività motoria in genere, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, in conformità con le linee guida emanate dall'Ufficio per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana (FMSI), con la prescrizione che è interdetto l'uso di spogliatoi interni a detti circoli. Restano chiuse palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza e per le attività riabilitative o terapeutiche). È consentito lo svolgimento di attività sportiva o attività motoria all'aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, ove accessibili, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l'attività sportiva e di almeno un metro per l’attività motoria, fatti salvi i casi in cui sia necessaria la presenza di un accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti.

Impianti sciistici

Fino al 14 febbraio sono chiusi gli impianti nei comprensori sciistici, che possono essere utilizzati solo da parte di atleti professionisti e non professionisti riconosciuti di interesse nazionale dal CONI, dal CIP e/o dalle rispettive federazioni, per lo svolgimento di competizioni sportive nazionali e internazionali oppure per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di tali competizioni. La riapertura dal 15 febbraio è subordinata all’approvazione di apposite linee guida da parte Comitato tecnico scientifico.

Trasporti pubblici

Capienza limitata al 50% dei posti disponibili sui mezzi pubblici, ad eccezione del trasporto scolastico dedicato, cui non si applica il limite.

Scuola e Università

Garantita l’attività didattica in presenza ad almeno il 50% (e non oltre il 75%) degli studenti delle scuole superiori di secondo grado. La restante parte dell’attività è svolta tramite didattica a distanza. È sempre possibile svolgere attività in presenza qualora sia necessario: utilizzare i laboratori, mantenere una relazione educativa nei confronti di alunni con disabilità e bisogni educativi speciali. Mentre le Università predispongono piani di organizzazione della didattica e delle attività curriculari a distanza o in presenza, tenendo conto delle esigenze formative e di sicurezza sanitaria. Le attività didattiche ed educative per i nidi, scuole materne, scuole elementari e scuole medie si svolgono regolarmente in presenza.