REDAZIONE CRONACA

Moglie schiava, picchiata, violentata e costretta a chiedere l'elemosina

Oltre a una serie infinita di orrori, anche davanti ai figli e quando era incinta, la donna era segregata in casa e le erano stati tolti i documenti

Violenza sulle donne (Foto di archivio)

Messina, 28 giugno 2021 - L'incubo durava da anni: il marito-padrone l'aveva ridotta in schiavitù con calci, schiaffi e botte con bastoni o altri oggetti contundenti per obbligare la moglie all'accattonaggio. L'uomo, un 57enne, è stato arrestato della polizia per riduzione in schiavitù, violenza sessuale, sequestro di persona e lesioni personali. Dalle indagini emerge  l'evidente degrado sociale in cui l'uomo costringeva a vivere moglie e figli, vittime di insulti e minacce, spesso anche di morte. 

La donna era costretta a subire atti di violenza fisica e psichica anche alla presenza dei figli minori e persino quando era gravidanza. Un'escalation di orrori e vessazioni per obbligare la moglie a subire atti sessuali e a chiedere l'elemosina per le strade. La vittima, sempre stando ai risultati investigativi, era stata segregata in casa dal marito che le aveva anche portato via i documenti di identità. Per il marito, che era sottoposto alla agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico per maltrattamenti in famiglia, si sono aperte le porte del carcere di Castelvetrano.