A 72 anni parte a piedi da Venezia per Pechino: farà 22mila chilometri in 15 Stati

E' la prima donna a partire da Venezia per raggiungere a piedi la capitale cinese percorrendo la Via della Seta in epoca contemporanea. Ci metterà 4 anni

Vienna Cammarota durante un recente viaggio a Roma

Vienna Cammarota durante un recente viaggio a Roma

Venezia - La 72enne Vienna Cammarota, storica camminatrice, è partita  dal Lazzaretto Nuovo di Venezia per iniziare il suo cammino, a piedi, verso Pechino. Prima donna al mondo a partire da Venezia per raggiungere a piedi la capitale cinese percorrendo la Via della Seta in epoca contemporanea, Cammarota - ambasciatrice dell’Archeoclub d’Italia e guida ambientale escursionistica di Assoguide - arriverà in Cina a fine 2025 dopo avere percorso almeno 22mila km in 1460 giorni ed attraversato 15 Nazioni e nel suo tragitto racconterà la Via della Seta «con i colori della pace per unire i popoli».

 «È il grande giorno - ha affermato -. È un cammino per il quale ho fatto anni di preparazione. Con me ci saranno la mia famiglia, le mie figlie, i miei nipoti che rivedrò tra 4 anni - spiega -. Dopo Wolfgang Goethe sono rimasta affascinata da Marco Polo. Amo la storia, la cultura, l’archeologia e cammino per vedere e raccontare ma soprattutto ascoltare. Un grazie alla stampa che mi offre l’opportunità di raccontare», «sarò a Trieste, con ogni probabilità passerò per Monfalcone ed Aquileia per raccontarle. 

Poi toccherà a Slovenia, Croazia, Serbia, Bulgaria, poi scenderò verso la Turchia, Georgia, Iran, Turkimenistan, Azerbaigian, Uzbekistan, Kirghizistan, Kazakistan, Mongolia, poi Cina, non prima del dicembre del 2025». A salutarla, a Venezia, ci saranno anche rappresentanti del Comune di Venezia, Fondazione Donà Dalle Rose, Associazione «Ambasciatori di Cultura» sulla Via della Seta e Giuseppe Zhu e dr. Xiaojun Fang, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’associazione Italia-Cina di Shangai, oltre a studenti di Lingue orientali dell’Università Cà Foscari di Venezia.

 «Attraverserò il territorio russo e sarà una parte importante del percorso - ha aggiunto -. Partirò dunque dal Lazzaretto Nuovo di Venezia perché un luogo davvero importante, un’isola prima abbandonata ed oggi museo ambientale, storico ed archeologico. Al Lazzaretto è possibile trovare addirittura i disegni sui quali si notano i segni delle pinze che venivano bruciate per sanificare gli ambienti. È un sito davvero unico che consente anche turismo, immergendosi nella storia. 

Con le casette dove venivano isolati i malati di peste ma anche i numerosissimi ed importanti reperti archeologici venuti alla luce durante gli scavi e risalenti a molteplici epoche ed ancora antichi graffiti, i resti umani di giovani che persero la vita colpiti dalle epidemie. Io partirò dunque da un luogo forte che rappresenta anche un messaggio sul tema dei cambiamenti climatici in quanto l’isola del Lazzaretto Nuovo è una fotografia del sistema ecosostenibile della Laguna di Venezia, la più importante d’Europa e non solo. 

«L’idea nasce dalla curiosità e dalla storia, perché personalmente sono molto legata alla storia e terminato il “Viaggio in Italia“ dello scrittore tedesco Wolfgang Goethe che ho compiuto dal 2017 al 2018 - ha continuato Cammarota -, mi sono innamorata di Marco Polo ed ho capito che non è molto conosciuto dai veneziani e da tutti gli italiani. Su Marco Polo sto imparando tante cose, lo sto studiando ed ho visto che è stato davvero un grande osservatore“. 

“Io porterò l’Italia perché racconterò Marco Polo ma avrò con me anche delle foto-cartoline del nostro Paese, realizzate appositamente da un fotografo. Io dico sempre che la storia, la cultura ma nello specifico l’archeologia, mi hanno fatto scoprire tante cose che non sapevo ed durante il cammino andrò alla scoperta proprio di siti culturali, già nella parte del Nord dell’Italia. Sarà anche un percorso di integrazione culturale tra popoli diversi, Italia inclusa. Ho un fisioterapista che mi sta seguendo a distanza ma sto affrontando anche una preparazione psicologica“. 

“Con me avrò una telecamera go-pro che mi consentirà di registrare tutto che vedrò, un telefono satellitare, una app attraverso la quale il team di medici potrà controllare a distanza il mio stato di salute. So che ci saranno momenti davvero impegnativi come ad esempio nell’affrontare il freddo della Mongolia, ma sono pronta. La paura c’è ed è parte di qualsiasi essere umano, ma inferiore alla voglia di vedere, raccontare, incontrare“. Vienna Cammarota ha già attraversato a piedi: Tibet, Palestina, Israele, Patagonia, Madagascar, Amazzonia. 

Nel 2017, all’età di 67 anni compiuti è partita dalla cittadina termale di Karlovy Vary (in Repubblica Ceca) per il cammino sulle tracce dello scrittore tedesco Wolfgang Goethe, tutto a piedi e conclusosi nel giugno del 2018 a Messina. Nel 2016 ha dato vita al Cammino della Misericordia dal Parco Nazionale del Cilento, al Parco Nazionale del Gargano, andando anche alla ricerca degli antichi tratturi. Nel 2020, poche settimane prima della pandemia, a 70 anni ha percorso, sempre a piedi la Via della Lana. Solo il 2 aprile scorso, aveva terminato il cammino sulla Via Regia delle Calabrie, percorrendo 182 km ed attraversando ben 22 borghi. 

Un cammino che ha preso spunto da un importante studio dello storico della cartografia del Regno di Napoli, Luca Esposito, che è riuscito a riscoprire la Napoli-Reggio Calabria dell’800 con le sue antiche taverne, alcune delle quali hanno ospitato Napoleone, Garibaldi, Pisacane. Una via che si incrocia con il tracciato della via Popilia, consolare romana risalente al 133 a.C. la camminatrice è stata accolta da sindaci, studenti, intere comunità, incontrando anche profughi dell’Ucraina.