
Veronica Balsamo (Ansa)
Grosotto (Sondrio), 23 agosto 2015 - E' passato esattamente un anno da quando, il 23 agosto del 2014, a Grosotto, paesino in provincia di Sondrio, è stata uccisa Veronica Balsamo, cameriera 23enne di Tiolo, frazione di Grosio. Un anno fa, attorno alle 8, la giovane e bella valtellinese veniva uccisa con un colpo alla testa dal fidanzato Emanuele Casula, oggi 19enne, reo confesso, e gettata poi in un piccolo dirupo poco lontano dalla chiesetta di Roncale. Un litigio per futili motivi ha scatenato l’ira dell’assassino, che dopo l’omicidio era fuggito a gran velocità dal luogo del delitto con l’auto della ragazza, provocando un incidente stradale poche centinaia di metri lontano.
La notte di follia non finì qui: il giovanissimo assassino massacrò a colpi di cacciavite un giovane chierichetto 32enne che si trovava nella sua baita sulla strada percorsa da Casula e che probabilmente l’aveva visto salire con la ragazza fino a Roncale e avrebbe potuto testimoniare. Gianmario Lucchini ora si trova in una casa di riposo, in sostanziale coma vegetativo. Non si riprenderà mai. Il corpo agonizzante di Lucchini fu trovato poco tempo dopo l’aggressione da un vicino di casa che, non vedendolo, si era allarmato; quello senza vita di Veronica, invece, fu scoperto in fondo al dirupo dagli amici che la cercavano solo all’alba del giorno dopo. Emanuele, invece, dopo l’incidente raggiunse gli amici al bar e poi tornò a casa.
Fu raggiunto dai carabinieri la mattina successiva e portato in ospedale per le lesioni riportate uscendo fuori strada con l’auto. Fu, invece, arrestato per omicidio e tentato omicidio ad ottobre dello scorso anno. Due le vittime di quell’assurda nottata, uno il colpevole già accertato. L’avvocato di Emanuele Casula nel corso dell’udienza preliminare davanti al Giudice per le indagini preliminari Fabio Giorgi, che si è svolta a luglio, ha chiesto e ottenuto per il suo assistito, che ha confessato ad ottobre dello scorso anno, l’accesso al rito abbreviato. Il processo, che gli garantirà lo sconto di un terzo di pena, si terrà a gennaio e, dopo tre udienze già fissate a calendario, a fine mese si avrà la sentenza per l’omicidio di Veronica e il tentato omicidio di Gianmario Lucchini. Il giovane è stato anche sottoposto a perizia psichiatrica: lo specialista Giuseppe Giunta ha affermato che quella tragica sera non era pienamente capace di intendere e di volere poiché affetto da un disturbo psicotico secondario al consumo di cannabis, tesi da sempre sostenuta dalla difesa e che, se accolta dal Gip, potrebbe garantirgli una pena ancor più lieve.