Vaiolo delle scimmie, omosessuali più a rischio? Il Partito Gay: "Ingiusto additarci"

Le critiche della comunità gay dopo le affermazioni del Centro europeo per il controllo e le prevenzione delle malattie

Scimmie in un'incubatrice

Scimmie in un'incubatrice

"In merito alla epidemia di Vaiolo delle scimmie chiediamo chiarimenti al Ministero della Salute e che siano vietate affermazioni come quella del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), che afferma che le persone Gay sono a rischio, per tale epidemia. Le persone a rischio sono coloro che hanno rapporti sessuali occasionali - dichiara Fabrizio Marrazzo portavoce Partito Gay per i diritti LGBT+, Solidale, Ambientalista e Liberale - ricordiamo che i gay possono avere relazioni monogame o avere rapporti occasionali al pari delle persone eterosessuali. Pertanto chiediamo al Ministero di intervenire per evitare che nuovamente come negli anni '80 si crei uno stigma contro le persone gay".

Un riferimento a quanto successo negli anni '80 con l'Aids quando la diffusione fu attribuita a omosessuali e tossicodipendenti (contatto di sangue attraverso l'uso di siringhe in comune) quando la malattia si diffondeva (e si diffonde) attraverso i rapporti sessuali, dunque anche fra eterosessuali.

Le affermazioni degli esponenti del partito Gay derivano da fatto che nelle ultime ore il Centro europeo per il controllo e le prevenzione delle malattie (Ecdc) ha affermato che le organizzazioni di salute pubblica e le organizzazioni comunitarie "dovrebbero adottare misure per aumentare la consapevolezza sulla potenziale diffusione del vaiolo delle scimmie nelle comunità di individui che si identificano come MSM", ovvero uomini che fanno sesso con altri uomini, "o che hanno rapporti sessuali occasionali o che hanno più partner sessuali". Il vaiolo delle scimmie si trasmette infatti attraverso saliva e contatti stretti che presuppongono lo scambio di fluidi corporei.