L'Oms: il vaccino Johnson & Johnson efficace contro le varianti

L'Organizzazione mondiale della sanità attesta l'efficacia del vaccino monodose nelle aree in cui circolano le varianti

Uno stabilimento della Johnson & Johnson (Ansa)

Uno stabilimento della Johnson & Johnson (Ansa)

Il vaccino monodose anti-Covid-19 di Janssen, divisione farmaceutica del gruppo americano Johnson & Johnson, è consigliato anche nei Paesi in cui circolano le varianti più contagiose del coronavirus Sars-CoV-2. Lo riferiscono esperti dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), secondo quanto riportano diversi media francesi. 

L'Oms

"Nei Paesi in cui la diffusione delle varianti è elevata e nei Paesi in cui ora disponiamo di informazioni sull'uso di questo vaccino per controllare le infezioni di Sars-Cov-2 causate da queste varianti, consigliamo di utilizzarlo", ha affermato Alejandro Cravioto, presidente del gruppo Oms sui vaccini, convocato per giudicare l'efficacia e la sicurezza del prodotto J&J, approvato anche in Ue nelle scorse settimane.

Il ministro Speranza

"La campagna di vaccinazione va avanti e avrà accelerazione con l'arrivo di 50 milioni di dosi nel secondo trimestre". Lo afferma il ministro della Salute Roberto Speranza nel suo intervento in corso alla Commissione riunite Affari sociali di Camera e Senato sulle linee programmatiche del suo dicastero e sulla situazione della pandemia di Covid-19. Speranza annuncia un "piano nazionale di ricostruzione su 5 assi".

Il quadro pandemico in Italia benché ancora critico è però completamente diverso, secondo il ministro, a quello di un anno fa.  Ma resta il probelma della velocità della variante inglese "che ha toccato il 54% della totalità dei casi".  "La situazione non è semplice ed è da gestire con la massima cautela, la massima serietà e il massimo rigore. Serve il massimo impegno condiviso per mettere in campo le misure adatte a governare la curva" dei contagi ma "la situazione di questo marzo non è assolutamente paragonabile a quella del marzo scorso". "A quel tempo - sottolinea il ministro - non avevamo a disposizione la larghissima parte di strumenti che abbiamo oggi, a cominciare dalla capacità di testing, ma soprattutto i vaccini che sono il vero fatto nuovo. Ne abbiamo quattro a disposizione - ricorda  - e molte dosi sono in arrivo: oggi possiamo avere una ragionata fiducia".

La sospensione di AstraZeneca

Il minsitro parla anche della sospensione precauzionale data al vaccino AstraZeneca: "La sospensione temporanea e precauzionale delle somministrazioni di AstraZeneca, avvenuta il 15 marzo in Italia, in Germania, in Francia, in Spagna e poi a seguire in numerosi ulteriori Paesi europei è stata il frutto di un confronto prima tra le Agenzie regolatorie e poi tra i ministri della Salute in costante raccordo con i capi dell'esecutivo". E spiega: "il prestigioso Paul Ehrlich Institut  ha segnalato in Germania sette casi di trombosi occorsi tra i 4 e i 16 giorni successivi alla somministrazione del vaccino in pazienti giovani, tra i 20 e i 50 anni, tra i quali forme molto rare di trombosi cerebrale dei seni venosi in concomitanza con piastrinopenia e sanguinamento. Queste evidenze hanno indotto gli esperti tedeschi a suggerire di sospendere la vaccinazione con AstraZeneca. Nelle stesse ore in molti altri Paesi europei erano avvenute sospensioni delle somministrazioni di tutte le dosi  o solo di alcuni lotti. In Italia prima la Procura di Siracusa e poi quella di Biella avevano sospeso prima il lotto ABV2856 e poi il lotto ABV5811". Quindi alla luce di quanto stava avvenendo i principali Paesi europei si sono accordati sulla sospensione  e per chiedere all'Ema "un chiarimento su tutti gli ultimi dati emersi dalla farmacosorveglianza in Germania e non solo".