Vaccino Astrazeneca, i ritardi finiscono in tribunale

Domani prima udienza della causa tra l'Unione europea e la casa farmaceutica anglo-svedese

Astrazeneca

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Bruxelles - Si terrà domani mattina alle 9 presso il Tribunale civile di Bruxelles la prima udienza nella controversia tra Ue e AstraZeneca in cui le parti discuteranno la causa. L'Ue, agendo in nome proprio e per conto degli Stati membri, ha citato in giudizio la società farmaceutica anglo-svedese per inadempimento del contratto concluso l'estate scorsa per la fornitura dei vaccini e chiede ora che il tribunale adotti provvedimenti urgenti. In particolare, l'Ue chiederà che AstraZeneca sia condannata a prendere delle misure che sopperiscano al ritardo nella produzione e nella consegna delle dosi di vaccino. Secondo l'Ue, AstraZeneca ha consegnato, nel primo trimestre del 2021, solo 30 milioni di dosi a fronte dei 120 milioni concordati. Nel secondo trimestre dell'anno, la società anglo-svedese prevede di fornire solo 70 delle 180 milioni di dosi previste. La Commissione europea ha peraltro già stoppato dal 2022: i casi di trombosi  hanno convinto Bruxxeles ad affidarsi solo ai vaccini mRna e già prepara un terzo contratto con Pfizer.   

Negli Usa

Intanto la Casa Bianca ha annunciato che entro la giornata di oggi gli Stati Uniti supereranno il traguardo del 50% dei vaccinati tra la popolazione adulta.  Washington ha anche confermato che più del 60% degli adulti (quasi 160 milioni di persone) ha già ricevuto almeno una dose di uno dei tre vaccini autorizzati nel Paese.