
Hacker all'attacco di due ospedali milanesi
La truffa corre sul web. Anzi sul web nasce, si sviluppa, colpisce e spesso rovina con modalità virtuali la vita reale delle persone che colpisce. Per questo motivo bisogna stare molto attenti e tenere sempre alta l'attenzione in merito a sms e mail che si ricevono. Tanti tentativi di truffa, infatti, viaggiano proprio attraverso sms e posta elettronica. L'ultimo in ordine di tempo è quello segnalato dalla polizia di Stato. "Il vostro dispositivo è bloccato per il download e la distribuzione di contenuti illegali (pedopornografia, stupro e zoofilia) che sono proibiti dalla legge italiana" è il testo della mail che viene inviata. Sotto questo "avviso" compare l'invito a contattare via mail i truffatori. Mai fare una cosa del genere: una volta contattati i truffatori, si riceverà una mail con la richiesta di pagamento di una multa, anche molto salata, per questa presunta violazione. Che peraltro non è mai avvenuta.
Non si tratta di un malware o di un virus, ma nello specifico di un tentativo di phishing. Letteralmente "pesca". Già, perché chi casca in questo raggiro abbocca in senso quasi letterale all'esca dei truffatori. Fondamentale è ricordare che non bisogna mai comunicare dati personali via mail a persone sconosciute - sarebbe meglio non farlo neppure con persone che si conoscono, vista la possibilità che la mail sia intercettata e i dati utilizzati per qualcosa di poco lecito - nè bisogna mai rispondere a mail che contestano violazioni: la polizia di Stato e le altre forze dell'ordine non comunicano queste cose via mail.