
Una precedente Superluna e, a fianco, un cervo
È la prima fra le quattro Superlune piene previste quest’anno e sarà ben visibile anche in Lombardia. Astronomi e astrofili si danno appuntamento, lunedì prossimo, il 3 luglio, per l’osservazione della Superluna del Cervo.
Perché si chiama così
La prima delle quattro Superlune di questo 2023 è stata battezzata così perché cade a luglio, il mese in cui i cervi mettono le nuove corna.
Perché apparirà più grande
La Luna apparirà più grande e luminosa del solito perché alle ore 13.41 sarà piena e circa 36 ore dopo farà il suo passaggio al perigeo, ovvero alla minima distanza dalla Terra (pari a 360.149 chilometri contro una distanza media di poco più di 384.000 chilometri).
Le dimensioni della variazione
L'astrofisico Gianluca Masi, responsabile scientifico del Virtual Telescope Project, il complesso di Ceccano che riunisce una serie di telescopi robotici manovrati da remoto, ha spiegato il fenomeno nei dettagli. “La prossima ‘Superluna’ apparirà circa il 5% più grande e un pò più luminosa della media – afferma – ma solo un osservatore esperto potrebbe, forse, rendersene conto”.
Si tratta, prosegue Masi, “di variazioni tutt'altro che eclatanti, che tuttavia aggiungono fascino all'evento, preziosa occasione per ammirare il nostro satellite naturale nel contesto del cielo notturno, un paesaggio sempre più trascurato e dimenticato”.
La più meridionale dell’anno
Questa prima Superluna del 2023 "sarà la Luna piena più meridionale dell'anno – prosegue l’esperto – ovvero quella che si alzerà di meno sull'orizzonte italiano: da Roma, ad esempio, la vedremo raggiungere un'altezza massima di soli 20 gradi nella notte tra il 3 e il 4 luglio, tra le stelle della costellazione del Sagittario”.
Come vederla
La Superluna sarà ben visibile in tutta Italia, quindi anche in Lombardia. Ma qual è il modo migliore per vederla? Il consiglio è raggiungere un luogo che abbia una buona visuale rivolta a Est, preferibilmente all’altezza di un paio di piani di un edificio. Da qui potrete scrutare l’orizzonte, fino a che la sfera luminosa non apparirà in tutto il suo splendore.