Superlega, Perez insiste: "Non è morta, Juve e Milan sono con me. L'Uefa non mi fa paura"

Il presidente del Real Madrid non molla: "La SuperLega è solo in stand-by. Uefa e Fifa ci hanno aggredito"

Florentino Perez (Afp)

Florentino Perez (Afp)

"La Supelega non è morta e solo in stand by". Il patron del Real Madrid Florentino Perez, mente della Superlega europea,  non si arrende e rilancia davanti alla diaspora di quasi la totalità dei club fondatori del torneo d'elite andato in frantumi il giorno dopo l'annuncio della sua nascita. "Jueventus e Milan non si sono ritirate. Il Barcellona è con me" aggiunge il presidente dei blancos. "Abbiamo lavorato ieri sera fino a tardi - ha riferito Florentino ai media locali . Abbiamo lavorato molti anni su questo progetto. Non l'abbiamo spiegato molto bene, forse. Neanche a noi hanno dato una possibilità. Alcuni non vogliono che accada nulla. Non può essere che in Inghilterra i sei perdano soldi e 14 guadagnino. In Spagna i primi tre perdono soldi e gli altri ci guadagnano. non può continuare: al momento i ricchi sono quelli che stanno perdendo soldi". Perez insiste sul fatto che non lascerà morire le proposte ed è fermamente convinto che ci debba essere una drastica riforma del calcio, mantenendo la SuperLeague Europea come un piano per salvare il calcio.

Lo sfogo

Va a ruota libera il numero uno dei Galacticos: "Sono un po' triste, deluso. Abbiamo lavorato tre anni su questo progetto, per combattere l'attuale situazione finanziaria nel calcio spagnolo. Non puoi toccare La Liga, quindi cerchi più soldi a metà settimana e il formato della Champions League è obsoleto. Non ho mai visto un'aggressione così grande da parte del presidente della Uefa, è stata orchestrata, ci ha sorpreso tutti. Insulti e minacce, come se avessimo ucciso il calcio. Stiamo solo lavorando per salvare il calcio. Abbiamo lavorato molto duramente su qualcosa che potesse soddisfare tutti. C'era una campagna, totalmente manipolata, che stavamo per far finire i campionati nazionali. Che stavamo uccidendo il calcio, è stato terribile. Ma stavamo lavorando per il calcio, per farlo sopravvivere. Se pensate che la Super League sia morta - ha affermato .  vi sbagliate di grosso". 

La nuova Champions? Non ha significato

"La realtà è la realtà. Guardate i record televisivi - ha ribadito - e quante persone guardano grandi partite, e quante persone guardano le altre partite. Dobbiamo essere realisti. Quel nuovo formato della Champions League nel 2024 non ha significato. Nessuno può capirlo. Abbiamo bisogno di un nuovo formato per creare più soldi. I giovani tifosi non guardano il calcio, hanno altri hobby. Ho parlato con Laporta, il Barcellona è ancora con noi. La Juventus non se ne è andata, anche il Milan. Non ho paura della Fifa o della Uefa".  Concludendo, Perez ha anche affermato che nessun club sarebbe in grado di permettersi acquisti importanti alla fine della stagione. "È impossibile fare acquisti come Kylian Mbappe e Erlin Haaland senza la Super League", ha detto. "Non solo per noi, non ci saranno grandi acquisti, per nessun club, senza la Super League. Quando ho preso il comando, il Real non poteva pagare i suoi giocatori. Abbiamo cambiato il mondo con gli acquisti dei Galacticos. Ora dopo il Covid-19, le cose devono cambiare di nuovo". 

Meritocrazia e perdite

Chi accusa la Superlega di non considerare il merito sportivo, Perez replica che chi ne faceva parte "se l'era guadagnato sul campo. Sono i club con piu' tifosi. Ho parlato tre volte con Agnelli, non mi sento solo. Sarebbe un peccato non considerare questo format - continua - e bisognerebbe farlo ora, non possiamo aspettare tre anni. I soldi arrivano con le buone partite, dove c'e' competizione. Partite di massimo livello, senza escludere nessuno, come gli incontri fra Federer e Nadal. Il calcio lo mantengono i grandi club come il tennis viene mantenuto dai grandi giocatori. Che qualcuno ora ci proponga allora un altro format in grado di generare ricavi. Perche' quando passera' tutto questo, vedremo che succede: i club perderanno piu' di due miliardi di euro",