Roma, 31 dicembre 2021 - Qualcuno avrebbe voluto già introdurlo nel corso dell'utltimo Consiglio dei ministri che si è svolto l'altroieri e che ha varato nuove restrizioni modificando il regime delle quarantene. Ma, a causa delle divergenze politiche in maggioranza (in particolare l'opposizione della Lega) la questione è stata tolta dal tavolo. Si tratta dell'obbligo di Super Green pass (quello generato da vaccinazione o guarigione dal Covid) per tutti i lavoratori. Ma la questione potrebbe tornare d'attualità a breve, nel tentativo di contrastare la diffusione della variante Omicron.
Dovrebbe infatti arrivare già a inizio anno, con un consiglio dei ministri che potrebbe essere convocato già il 5 gennaio, l'ulteriore estensione del Super Green pass al mondo del lavoro: il governo, secondo quanto si apprende, sta studiando come procedere, valutando le complessità nei vari settori. Apparirebbe difficile, al momento, distingure per categorie soggettive, come ad esempio tutti i lavoratori della Pa o tutti i privati. In questi giorni continueranno gli approfondimenti tecnici e all'inizio della prossima settimana potrebbero anche essere consultate le parti sociali, sindacati e imprese.
Intanto le forze politiche sono in pressing per aiuti alle categorie danneggiate dalle nuove misure Covid e alle famiglie per il caro bollette. La richiesta è quella di un nuovo scostamento di bilancio che potrebbe essere di dieci miliardi. In serata l'invito all'esecutivo è arrivato anche dal presidente dei pentastellati Conte, dopo che il Movimento 5 stelle ha fatto approvare un ordine del giorno che va in questa direzione. Il presidente del Consiglio si è detto in più occasioni disponibile a valutare ulteriori misure che potrebbero essere adottate nei prossimi giorni.
Al momento un Consiglio dei ministri non è stato convocato. La data ipotizzata del 5 gennaio potrebbe non essere confermata ma in ogni caso al massimo - spiega un esponente del governo - si arriverà subito dopo l'Epifania per nuove valutazioni sull'emergenza Covid. Dipenderà ovviamente anche dal numero dei contagi oggi ancora in risalita ma l'esecutivo si è preso del tempo per estendere il green pass rafforzato al mondo del lavoro proprio per ulteriori approfondimenti.
Allargare l'obbligo del passaporto sanitario è la strada che comunque ha intrapreso il Capo dell'esecutivo. E' una strategia già implementata e nonostante le resistenze della Lega emerse nell'ultimo Cdm l'ala rigorista insiste. L'altra strada è quella dell'obbligo vaccinale. Il Pd ci punta da tempo, così Italia viva che ha lanciato una petizione, l'ipotesi non e' esclusa neanche dal Movimento 5 stelle e dai presidenti di Regione della Lega. In ogni caso - sottolinea un esponente dell'esecutivo - il certificato verde nel mondo della Pubblica amministrazione e del lavoro privato è una sorta di obbligo 'mascherato'.
"Nel Governo è aperta una discussione sull'obbligo vaccinale e sull'obbligo del super green pass nei luoghi di lavoro. FI e' favorevole a entrambe le soluzioni", dice la ministra per gli Affari regionali Gelmini. Tra le forze parlamentari, però, c'è chi sottolinea i rischi di una opzione del genere che comporterebbe per esempio per chi violerebbe il provvedimento la sospensione dello stipendio. Perplessita' anche su come questa misura potrebbe essere applicata, sui controlli e sulle pene. "Anche quando e' stato introdotto il green pass c'erano dei dubbi", sottolinea una fonte di governo. Per ora sono arrivate dunque le regole di revisione della quarantena, prezzi calmierati per le mascherine Ffp2 e l'estensione dell'obbligo del Super green pass, per esempio ai mezzi pubblici. Si punta adesso in ogni caso ad allargare ancora il campo.