Emergenza siccità Lombardia, conto alla rovescia: ancora 10 giorni e l’acqua sarà finita

Senza piogge si salverà solo il primo raccolto. Laghi allo stremo

Milano - Ancora 10 giorni poi l’agricoltura lombarda resterà all’asciutto. Dal 25 luglio non ci sarà acqua da rilasciare in campi e risaie. L’emergenza siccità è ad un passo dalla fase più critica, quella per la quale non ci sono più soluzioni se non la pioggia. Questo il dato di fatto evidenziato ieri da Attilio Fontana, presidente della Regione, e Massimo Sertori, assessore regionale alla Montagna. "Attualmente abbiamo il 61% di acqua in meno rispetto alla media degli anni scorsi – fa sapere Sertori –, una carenza aggravata dal fatto che sulle montagne non c’è neve, quindi non abbiamo scorte, manca quello che è sempre stato il nostro magazzino di acqua per l’estate". Il contributo dei laghi si sta facendo via via sempre più complicato ed è significativamente sotto la media in quasi tutti i casi. Secondo i dati comunicati ieri, la situazione più critica è quella del lago di Como e del lago di Iseo.

Il primo sta fornendo all’agricoltura appena il 46% dell’acqua fornita solitamente in questa stagione dell’anno, o, detto altrimenti, il 46% della sommatoria delle concessioni irrigue. Il secondo, l’Iseo, è al 41%. Il lago Maggiore , invece, sta assicurando un apporto di acqua pari al 54% rispetto allo storico. In questo caso sono stati di aiuto i tre accordi siglati tra metà giugno e la prima settimana di luglio dalla Regione con i gestori degli impianti idroelettrici perché turbinassero acqua da dirottare in campi e risaie. Quindi il lago di Idro, che sta immettendo nell’agricoltura il 58% dell’acqua immessa gli anni scorsi. Una percentuale alla quale si è arrivati anche grazie all’accordo con la Provincia Autonoma di Trento e con Terna, che nella prima settimana di luglio hanno garantito 5 milioni di metri cubi d’acqua. In tutti i casi la disponibilità di acqua si esaurirà, in assenza di pioggia, il 25 luglio. Appena in tempo per salvare il primo raccolto. Il Garda è l’unico lago che sta garantendo il 100% dell’acqua garantita solitamente. E potrà farlo fino alla fine della stagione irrigua. "Nessuna criticità, invece, per l’uso potabile, almeno per ora" conferma Fontana, se non nelle zone prealpine.