Siccità, allarme rosso in Lombardia. La Regione pensa a una gestione “emergenziale"

Mai come questo marzo le preoccupazioni sono concrete, specie a pochi giorni dall’apertura della campagna irrigua, che potrebbe avere concrete difficoltà ad essere attuata

Non piove e manca l'acqua, allarme per colture e rete idrica

Non piove e manca l'acqua, allarme per colture e rete idrica

Milano – In Lombardia c’è troppa poca acqua e mai come questo marzo le preoccupazioni sono concrete, specie a pochi giorni dall’apertura della campagna irrigua, che potrebbe avere concrete difficoltà ad essere attuata. Il timore è quello che l’avvio della stagione debba posticipato, come confermato in mattinata dall’assessore regionale Massimo Sertori, che ha dichiarato: «Se non ci saranno precipitazioni nella tarda primavera sarà inevitabile procedere come nello scorso anno ad una gestione ‘emergenziale’, con una stagione irrigua posticipata”.

A tal fine è stata chiesta la collaborazione dì tutti i soggetti produttivi per gestire al meglio l’acqua disponibile. Fin qui le manovre immediate per affrontare la stagione irrigua che si prospetta problematica. Ci sono poi una serie di interventi a medio lungo termine che risultano fondamentali, tra questi alcuni già in itinere come il cantiere paratie del lungolago di Como e le opere di bypass lago di Idro. Tutti gli investimenti andranno portati avanti in sinergia con il Governo. Da ultimo bisognerà avviare una serie di interventi e aiuti al comparto dell’agricoltura, sia per i sistemi irrigui, che per le tipologie di cultura».

La disponibilità idrica in Lombardia è ancora in calo e raggiunge il minimo storico: mancano quasi 3,5 miliardi di metri cubi di acqua rispetto al volume medio di questo periodo (pari a – 56,7%). È questo il quadro emerso dai dati del monitoraggio di Arpa Lombardia, presentati oggi al Tavolo Regionale per l’utilizzo in agricoltura della risorsa idrica. A soffrire maggiormente è il bacino del Serio, che rispetto al 2006 è sceso del 70,6%. Seguono a stretto giro di boa il Bacino del Sarca Mincio, con il – 59,6%, quello del Toce-Ticino-Verbano, con il 59,5%, il bacino dell’Oglio con il – 58,4%, l’adda, con il – 50,8% e il chiese conil -44,5%.

Unico dato non drammatico è quello del Brembo, con il -6,1%. Se nel 2006 il manto nevoso ammontano a 926,8 metri cubi, nel 2023 esso è calato del 66%, mentre i laghi sono a -43%, gli invasi al -12,9% per una media del -56,7%: le previsioni, per i prossimi giorni non aiutano. Domani 31 marzo sulle Prealpi lombarde sono previsti da due a 15 millimetri di precipitazioni, e da 0 a 5 sulla Pianura lombarda e l’Oltrepo Pavese. Da sabato al 4 marzo non dovrebbe o quasi piovere. Nel prossimo futuro la speranza è che, dal 17 aprile, le precipitazioni tornino intorno alla norma.

Al Tavolo di oggi hanno partecipato, oltre all’arpa e alla Regione, i vari rappresentanti di categoria, che hanno ascoltato con estrema attenzione i rappresentanti della Regione. « la decisione di posticipare l’avvio della stagione irrigua sia presa con l’intento di risparmiare acqua e razionalizzarne l’uso in vista delle prossime decisive settimane. Preso atto della situazione, si è scelto di agire con la massima razionalità e con la trasparenza data dal confronto continuo con le Organizzazioni agricole, che hanno condiviso in questi giorni la strategia regionale”.

“Accanto a questi provvedimenti – ha sottolineato l’assessore Regionale all’agricoltura Alessandro Beduschi – si deve però affiancare la pianificazione per il domani, fatta di investimenti per razionalizzare l’uso dell’acqua in tutti gli ambiti e per favorire soluzioni innovative per la bacinizzazione, l’infrastrutturazione e per la progressiva introduzione di tecniche innovative per l’utilizzo nei campi, sostenendo in questa transizione le nostre aziende agricole».