
Pasqua zona rossa: ecco cosa si può fare
A Pasqua tutta l'Italia sarà colorata di rosso. Un lockdown generale a prescindere dalla situazione epidemiologica: dal 3 al 5 aprile nelle regioni saranno applicate le restrizioni più rigorose per cercare di contenere le corsa del virus. Il decreto firmato dal governo Draghi, che ricalca il provvedimento emesso durante le festività natalizie, sarà in vigore fino al 6 aprile. Linea dura, quindi, per quanto riguarda gli spostamenti. In zona rossa sarà vietato ogni spostamento salvo che per "comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute". Niente trasferimenti anche all'interno del proprio Comune di residenza, a esclusione di situazioni di necessità. Resta sempre consentito, invece, il rientro al proprio domicilio, abitazione o residenza. Sarà infine possibile uscire una volta al giorno e recarsi in una abitazione di parenti e amici all'interno della stessa regione. Lo spostamento, entro il limitre del coprifuoco (dalle 5 alle 22), è consentito a un massimo di due persone adulte che potranno portare minori di 14 anni, conviventi o disabili.
Seconde case, cosa si può fare
Ma il tema centrale che più sta facendo discutere è sicuramente quello legato alla possibilità di raggiungere le seconde case, anche se si trovano fuori regione. Secondo il sito del Governo, lo spostamento è consentito nelle seconde case in zona bianca, arancione o rossa, ma con regole ben precise. Innanzitutto si può muovere solo il nucleo familiare abitualmente convivente. La seconda casa deve essere di proprietà o almeno in affitto, con contratto stipulato prima del 14 gennaio 2021. L'ok dell'esecutivo alle seconde case ha messo in allarme diverse regioni. E i governatori provano a blindarsi con una serie di provvedimenti anti-assalto. Oltre alla Sardegna, anche la Valle d'Aosta, la provincia autonoma di Bolzano (Alto Adige) e la Campania (con limitazioni ai residenti) hanno emesso delle ordinane con una serie di restrizioni, alcune delle quali, però, potrebbero rischiare di finire davanti ai Tar competenti considerato che la limitazione della libertà personale è materia esclusiva del governo.
Sardegna
La Sardegna, che nei giorni scorsi è passata da zona bianca ad arancione, si difende da una possibile ondata di turisti a Pasqua. L'allarme, soprattutto dei sindaci, è per una probabile "invasione" delle seconde case. Il presidente della Regione, Christian Solinas, ha emanato un'ordinanza con il quale si prevede, fino al 6 aprile, che i non residenti possano raggiungere le seconde case da altre regioni o dall'estero solo in caso di "comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o per motivi di salute". Test obbligatori per i passeggeri che arrivano senza certificato di vaccinazione o di negatività. Vettori e armatori prima dell'imbarco dovranno acquisire e verificare non solo la ricevuta dell'avvenuta registrazione sull'app "Sardegna Sicura", ma anche la documentazione che attesti i requisiti necessari per gli spostamenti. Le compagnie aeree e marittime potranno vietare l'imbarco in caso di documenti incompleti.
Valle d'Aosta
Il presidente, Erik Lavevaz, ha firmato nei giorni scorsi un'ordinanza per contestualizzare su tutto il territorio regionale le misure di contenimento del contagio previste per la zona arancione. A differenza delle disposizioni previste sul resto del territorio nazionale, sono consentiti gli spostamenti su tutto il territorio regionale, tra le 5 e le 22, in particolare "per usufruire di servizi non disponibili nel proprio comune o per svolgere le attività motorie all'aperto consentite dalle norme". E' vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dalla Valle d'Aosta, e quindi anche per raggiungere le seconde case, "salvo quelli motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessita' ovvero per motivi di salute".
Alto Adige
La provincia autonoma di Bolzano ha deciso che fino al 6 aprire i residenti in zona rossa o arancione rafforzata non potranno raggiungere la loro seconda casa in Alto Adigei. Il governatore altoatesino Arno Kompatscher ha precisato che "sarebbe difficile spiegare a chi non può uscire dal proprio Comune il fatto che si consente, a chi vive in altre regioni, di fare le vacanze nella seconda casa". L'ordinanza provinciale altoatesina dal 3 al 5 aprile limiterà fortemente gli spostamenti e soprattutto non consentirà festeggiamenti con più di un nucleo familiare.
Campania
L'ordinanza del governatore Vincenzo De Luca prevede, dal 18 marzo al 5 aprile, lo stop agli spostamenti "dal Comune di residenza, domicilio e dimora abituale sul territorio della Campania verso la seconda casa in ambito regionale, salvo che per comprovati motivi di necessità urgenza". La permanenza nelle seconde case per motivi urgenti è limitata comunque solo al tempo "strettamente indispensabile" per risolvere queste situazioni. Il divieto, quindi, è imposto ai residenti nella regione Campania.
Toscana
Corre ai ripari anche la Toscana. Il presidente Eugenio Giani vieta l'ingresso in regione ai proprietari di seconde case. "Con molta trasparenza faremo presente che l'aumento della densità della popolazione nelle località dove si concentrano molte seconde case, in una situazione come quella della Toscana, è inopportuno. Mi auguro - ha concluso Giani - che il provvedimento possa avere gli effetti che ci proponiamo". In pratica, coloro che hanno la residenza fuori regione potranno raggiungere le le seconde case solo in presenza di motivi di salute, lavoro, studio o gravi situazioni di necessità.
Veneto
La Regione Veneto sta valutando la possibilità di emettere un'ordinanza per vietare a chi vive in un'altra regione di raggiungere la seconda casa. Lo spiega il presidente Luca Zaia: "Stiamo soppesando la decisione mille volte perché per noi i nostri ospiti sono sacri e se uno ha una seconda casa in Veneto vuol dire che lo ama", afferma Zaia. "Vedremo, anche il dipartimento prevenzione sta valutando la decisione, con molta lucidita'". Lo stop riguardarebbe in ogni caso gli spostamenti da altre regioni e non gli spostamenti verso le seconde case da un Comune veneto all'altro.
Sicilia
In Sicilia, il presidente Nello Musumeci nei giorni scorsi ha prorogato l'ordinanza che prevede l'obbligo del tampone per tutti quelli che raggiungono l'isola. In altri territori, invece, c'è l'obbligo di iscrizione nel registro regionale degli arrivi e il test rapido. Anche in questo caso, quindi, ci si muove in ordine sparso. Cercando di mettere un freno alla nuova ondata di contagi e proseguire al meglio la campagna di vaccinazioni per vedere, finalmente, la luce in fondo al tunnel.