Milano, 1 ottobre 2024 – Controsoffitti che si staccano, cornicioni che quasi investono due ragazzi, pezzi che cadono dal soffitto. Da settembre 2023 a settembre 2024 sono stati 9 gli episodi di crolli in aule ed edifici scolastici in Lombardia, di cui 6 tra Milano e provincia, e un episodio rispettivamente nel Cremonese, nella Bergamasca e nella provincia di Lecco.
Si tratta del numero più elevato in Italia, secondo l’analisi fatta da Cittadinanzattiva, nel XXII rapporto dell’osservatorio civico sulla sicurezza a scuola. L’anno è stato, in realtà, tra i peggiori, con 69 crolli in tutta Italia, numero mai raggiunto negli ultimi sette anni, che hanno provocato ingenti disagi e paura agli studenti e alle loro famiglie. Le cause sono in gran parte da ravvisare nella vetustà degli edifici e dei materiali con cui sono stati costruiti, nell’assenza o carenza di manutenzione, nella riduzione degli investimenti relativi a indagini e interventi su controsoffitti, solai, tetti, nella mancanza di tempestività nell’intervenire.
Tra i casi più gravi, quello di Bergamo, il 4 giugno scorso dove, in una scuola media, una finestra è caduta addosso a due dodicenni. Ma i problemi strutturali delle scuole sono anche altri. In Lombardia, il 45,95% degli edifici non è in possesso della certificazione di agibilità: si tratta di 2.607 plessi, a cui si aggiungono 48 con certificazione parziale ed 80 di cui il dato non è noto.
Incendi
Non va meglio sul fronte della prevenzione incendi. La fotografia di Cittadinanzattiva parla di un 49,84% (circa la metà) di edifici senza certificazione di questo tipo (2.831 istituti), e di un 27,7% senza collaudo statico.
Barriere
E poi ci sono le barriere architettoniche: qui, i dati rielaborati da OpenPolis evidenziano come presentino barriere fisico/strutturali circa il 55% delle scuole bresciane, il 43,5% delle bergamasche, il 65% della provincia di Lecco, il 62% in quella di Como, il 51,3% della provincia di Sondrio. Quasi tutte sono dotate di impianto di riscaldamento, ma poche usano fonti sostenibili: solo il 2,3% delle scuole lombarde ha un impianto solare termico.
Impianti
Anche riguardo ai sistemi di condizionamento e ventilazione, nonostante le promesse fatte durante e immediatamente dopo il Covid, la percentuale della loro presenza nelle scuole è davvero irrisoria, 6,4%, in linea con la media nazionale del 6%.
Rispetto alla quattro zone sismiche secondo cui è stato classificato il territorio, gli edifici scolastici in zona sismica sono 5.662, di cui 372 in zona 2 (la più alta per la Lombardia). Di questi, 112 hanno avuto interventi di adeguamento sismico (1,9%), 106 miglioramento sismico, 369 è stato progettato secondo la normativa antisismica. I dati mostrano quanto occorra ancora investire su questo fronte.