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Sciopero dei treni 23 e 24 novembre. Gli orari, le corse garantite e come farsi rimborsare

Si preannuncia un weekend difficile per chi intende viaggiare col treno a causa di un’agitazione proclamata da Usb Lavoro Privato che coinvolge i lavoratori delle ferrovie

Sciopero Trenitalia sabato 23 e domenica 24 novembre

Sciopero Trenitalia sabato 23 e domenica 24 novembre

Milano, 22 novembre 2024 – Si preannuncia un weekend complicato, in tutta Italia, per chi viaggia in treno. Il motivo, lo sciopero nazionale di 24 ore dei ferrovieri indetto circa un mese fa e poi confermato da Usb Lavoro Privato. 

L’astensione dal lavoro, per chi aderirà, coinvolgerà il personale di Trenitalia, Trenord e del gruppo Ferrovie dello Stato da domani 23 novembre dalle ore 21 a domenica 24 novembre alle ore 20.59 per gli addetti alla circolazione treni. Trattandosi di giorni festivi, non sono previste fasce di garanzia. Mentre nulla cambia per il trasporto locale, che non è coinvolto nello sciopero. 

Trenord

Lo sciopero potrebbe, come detto, avere ripercussioni anche sul servizio Regionale, Suburbano, Aeroportuale e la Lunga Percorrenza di Trenord. Sabato sera viaggeranno i treni con partenza prevista da orario ufficiale entro le 21 e che abbiano arrivo nella destinazione finale entro le 22. Non sono previste fasce di garanzia.

Per quanto riguarda il servizio aeroportuale, nel caso di cancellazione dei treni del servizio aeroportuale, saranno istituiti bus senza fermate intermedie tra Milano Cadorna e Malpensa Aeroporto (da Cadorna gli autobus partiranno da via Paleocapa 1) e tra Stabio e Malpensa Aeroporto per il collegamento aeroportuale S50 Malpensa Aeroporto – Stabio. 

Maggiori dettagli saranno disponibili sul sito trenord.it o seguendo gli aggiornamenti sulla circolazione dei treni in “real-time” tramite la nostra App.

Trenitalia

Per quanto riguarda il servizio offerto da Trenitalia, “i treni possono subire cancellazioni o variazioni – fa sapere la società –. L'agitazione sindacale può comportare modifiche al servizio anche prima dell'inizio e dopo la sua conclusione”. Trattandosi di una giornata festiva, le fasce di garanzia per i treni regionali non sono previste. Ma c’è una lista di treni a lunga percorrenza (Frecce e Intercity) assicurati da Trenitalia, la trovate qui sotto.

Ma c’è di più. Trenitalia fa sapere che “i viaggiatori, che intendono rinunciare al viaggio, possono chiedere il rimborso a partire dalla dichiarazione di sciopero fino all'ora di partenza del treno prenotato, per i treni Intercity e Frecce e fino alle ore 24 del giorno antecedente lo sciopero stesso, per i treni Regionali. In alternativa possono riprogrammare il viaggio, a condizioni di trasporto simili, non appena possibile, secondo la disponibilità dei posti”.

Le regioni dello sciopero

Per quanto riguarda le ragioni dello sciopero, questo "rappresenta un'altra tappa di un percorso che da un anno reclama un vero rinnovo del contratto nazionale dei ferrovieri, più tutelante e più partecipato". Lo si legge in una nota del'Usb. "Le rivendicazioni dei ferrovieri sono chiare e semplici: adeguati riconoscimenti salariali e professionali, maggiori riposi tra una prestazione e l'altra, una riduzione dell'orario di lavoro a 32 ore per 4 giorni lavorativi ed il riconoscimento del lavoro usurante per i ferrovieri dell'esercizio. Una vertenza che ha visto, sciopero dopo sciopero, un'adesione sempre maggiore del personale ferroviario fino a punte di partecipazione che non si vedevano da molti anni e che invece il sistema obsoleto delle relazioni sindacali del settore si ostina a ignorare”.

"Questa ennesima azione di sciopero si rende ancora una volta necessaria per rivendicare il diritto ad un degno rinnovo contrattuale in quanto sia il ministero dei Trasporti che il gruppo FSI si rifiutano non solo di accogliere le rivendicazioni dei lavoratori ma anche di discuterne con le rappresentanze che stanno promuovendo la mobilitazione, assumendosene la responsabilità di tutti i disagi di fronte ai cittadini. Così come non si prendono in considerazione i contenuti di una piattaforma costruita dal basso con il contributo di molti lavoratori e lavoratrici, condivisa da USB insieme ad altre Organizzazioni di Base, mentre si mantiene la trattativa lontano dalla categoria. In questo contesto di mobilitazione generale si inserisce anche la specifica vertenza degli operai della manutenzione RFI contro l'accordo del 10 gennaio la cui applicazione a partire dal 3 giugno, come denunciamo da mesi, sta dimostrando tutta la sua drammaticità ed inefficacia".