
All’Itis Mattei di Rho tutto predisposto per il rispetto delle distanze di sicurezza
Rho (Milano), 15 settembre 2020 - Primo giorno di scuola a distanza per Silvia (nome di fantasia), quattordici anni, classe prima all’istituto Mattei di Rho. In quarantena preventiva perché è entrata in contatto con una conoscente risultata positiva al tampone Covid-19, la studentessa ha sentito il suono della prima campanella dell’anno scolastico in collegamento online con professori e compagni. Sorridente, curiosa di conoscere la nuova scuola, potrà rientrare conclusa la quarantena, come previsto dai Protocolli sanitari. Nel frattempo per Silvia lezioni a distanza.
È anche questo la scuola ai tempi del Coronavirus. Ieri mattina nella scuola di via Padre Vaiani, in orari differenziati, sono tornati tra i banchi di scuola 960 studenti che nei prossimi mesi alterneranno la didattica a distanza a quella in presenza. Solo le classi quinte faranno sempre lezione in aula. «Stamattina abbiamo fatto un momento di accoglienza solo per le prime. Tutte le altre classi seguendo dei percorsi indicati nei corridoi sono andate direttamente in aula - spiega la preside Maria Lamari - qui i professori hanno illustrato le regole anti-Covid che dovranno rispettare rigorosamente. Nelle aule siamo riusciti a garantire la distanza tra un banco e l’altro, anche la biblioteca è stata adibita ad aula e dove possibile abbiamo ampliato gli spazi. Oggi ripartiamo, è una situazione nuova per tutti e quindi affronteremo di giorno in giorno i problemi che si presenteranno".
L’emozione di tornare in classe dopo sei mesi, mascherina e igienizzazzione delle mani all’ingresso, e una consapevolezza: "Il lockdown è stato pesante - commenta una studentessa di terza - non voglio che succeda ancora, avevo bisogno di tornare a scuola anche se era più comodo seguire le lezioni da casa". Prima campanella anche al liceo classico e delle scienze umane Rebora: nelle due sedi della scuola superiore frequentate da circa 900 liceali, a turno, alle lezioni in presenza si alterna la didattica a distanza, "a gruppi di 3-4, a seconda del numero di alunni che ci sono in classe, dovranno stare a casa un giorno alla settimana o ogni due settimane - dichiara la preside Sara Olivari - questo criterio di rotazione interessa solo una parte degli studenti e ci consente di garantire il distanziamento nelle classi più numerose. Anche se abbiamo creato delle aule nuove in alcuni casi la rotazione è inevitabile. Ora la criticità sono i professori, attendiamo l’apertura delle graduatorie provinciale per assegnare le cattedre e partire con l’orario a tempo pieno".
Mascherina obbligatoria anche in classe e durante le lezioni, invece, all’Ipsia Puecher-Olivetti. Sia nella sede di via Bersaglio frequentata da 460 studenti che in quella di via Dei Martiri con 540 studenti, la mascherina va mantenuta sempre, "è una decisione che abbiamo condiviso con il collegio dei docenti e il consiglio d’istituto - dichiara il dirigente scolastico, Emanuele Conto - pur riuscendo a garantire a tutti le lezioni in presenza perché non abbiamo problemi di aule crediamo che sia una norma di sicurezza aggiuntiva che fa bene a tutti".