
Due glaciologi misurano la profondità delle riserve nevose sempre più ridotte
BRESCIA, 20 luglio 2025 – Peggiora il livello di severità idrica in tutto il distretto idrografico del Po, che comprende anche i bacini lombardi. Non è ancora allarme siccità, ma l’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici conferma che, nonostante le piogge e l’abbassamento delle temperature, la disponibilità idrica nel distretto è in progressiva diminuzione. Mentre giugno è stato caratterizzato da temperature marcatamente superiori alla norma del periodo e da precipitazioni inferiori alla media, nelle prime settimane di luglio la temperatura si è caratterizzata per una generale riduzione nei valori massimi e precipitazioni diffuse, con quantitativi prossimi o superiori alla media.

I livelli idrometrici dei Grandi Laghi hanno comunque registrato durante le prime due settimane di luglio una generale riduzione: il Lago Maggiore e il Lago di Como si attestano su valori inferiori alla media, mentre gli altri laghi presentano valori in linea o leggermente superiori alla media. I dati aggiornati a venerdì dicono che la disponibilità del lago d’Idro è al 35,6%, del Garda al 78,3% (il deflusso è però a 80 m3/s, a fronte di un afflusso di 26,7); il lago d’Iseo è al 67,9% del riempimento, con livello idrometrico in calo come accade anche sul Maggiore (65,6% di riempimento, ma afflusso superiore al deflusso); il lago di Como è al 38,8%.
Il quadro dell’intero distretto è importante perché i grandi bacini lombardi, in caso di necessità, potrebbero essere chiamati ad apportare contributi più significativi verso il Po, come accadde nel 2022. Per ora non serve, ma l’attenzione resta alta. La criticità maggiore riguarda gli accumuli di neve che, nell’arco alpino, sono andati rapidamente esaurendosi. Le portate nelle principali sezioni del Po sono mediamente inferiori a quelle tipiche del periodo, con il cuneo salino che resta a 6-7 chilometri di risalita dalla costa adriatica. Nei prossimi giorni si prevedono temperature sopra i valori tipici del periodo e condizioni di generale stabilità interrotte solo da possibili episodi temporaleschi. Anche i deflussi superficiali, in assenza di precipitazioni, prevedono nelle prossime settimane riduzioni di portata lungo tutti i principali corsi d’acqua distrettuali, compresa l’asta del Po.
Questa situazione, unita all’esaurimento quasi totale delle riserve nevose, porterà a un’ulteriore progressiva riduzione dei livelli dei Grandi Laghi che potrebbe diventare critica sul Lago Maggiore e sul Lago di Como, già sotto la media. In diverse aree del Distretto cominciano a manifestarsi difficoltà frequenti di approvvigionamento per i diversi usi, in particolare per quello irriguo. Per questo l’Osservatorio ha rivisto in peggioramento la severità idrica a scala distrettuale. Restano sotto osservazione i bacini lombardi di Brembo, Serio, Adda e Ticino: qui, secondo il bollettino Arpa del 13 luglio, le riserve idriche rispetto alla media storica sono a -47,8%, -25,5%, -16,2%, -16%.