
Referendum, il fa-simile della scheda per il quesito sugli appaltatori
Roma, 19 maggio 2025 - L'8 e il 9 giugno i cittadini italiani saranno chiamati alle urne per cinque referendum abrogativi: quattro a tema lavoro e uno che mira alla modifica della legge sulla cittadinanza. I seggi saranno aperti dalle 7 alle 23 di domenica 8 giugno e dalle 7 alle 15 di lunedì 9 giugno. Quali sono i quesiti? Come si vota? Come funziona il quorum?
Le cinque schede
All'elettore saranno consegnate cinque schede, una per ogni quesito. Sono facilmente distinguibili in quanto presentano colori diversi: - scheda verde: chiede di abolire la norma che vieta il reintegro dei lavoratori licenziati ingiustamente assunti dopo il 7 marzo 2015, prevedendo solo un indennizzo tra i 6 e i 36 mesi di stipendio; - scheda arancione: propone di eliminare il limite massimo di 6 mesi di stipendio di risarcimento per i licenziamenti illegittimi nelle piccole imprese; - scheda grigia: vuole eliminare la possibilità di usare contratti a termine fino a 12 mesi senza una ragione specifica che spieghi il perché del lavoro temporaneo;
- scheda rosa: propone di abolire la norma che rende solidalmente responsabili committente, appaltatore e subappaltatori per infortuni o malattie sul lavoro dei dipendenti non coperti da Inail o Ipsema;
- scheda gialla: desidera eliminare la differenza tra cittadini Ue ed extracomunitari nelle tempistiche per richiedere la cittadinanza (nel primo caso sono richiesti 5 anni, nel secondo 10; qualora vincesse il sì sarebbero 5 anni per tutti).
Sì o no?
Si tratta di referendum abrogativi, che vanno dunque a eliminare una norma già esistente. Quindi per votare a favore della proposta, bisognerà tracciare un segno sul Sì (all'abrogazione); qualora si volessero mantenere le leggi attuali, sarà necessario votare No.
Il rebus quorum
La legge prevede che affinché un referendum abrogativo sia valido, debba recarsi alle urne il 50% + uno degli elettori. In altre parole, anche se il fronte del Sì vincesse con una percentuale schiacciante, ma con un'affluenza al 49%, la votazione sarebbe invalida. Cosa succede in quel caso? Le attuali norme rimarrebero in vigore senza alcuna modifica, come se avesse vinto il No.
Chi può votare?
Sono ammessi al voto tutti i cittadini italiani maggiorenni. È possibile esprimere la propria preferenza secondo tre modalità: - nella sezione assegnata del proprio comune di residenza;
- nella sezione assegnata del proprio comune di domicilio temporaneo, con comprovate ragioni (lavoro, cure mediche o studio), e a patto che sia stata fatta domanda apposita entro il 5 maggio;
- all'estero - in una sezione o per corrispondenza - se si è iscritti all'Aire.
Quali documenti servono?
Per votare è necessario presentarsi con un documento di identificazione in corso di validità (carta d'identità, passaporto, patente, ricevuta della richiesta di carta d'identità elettronica...), accompagnato dalla tessera elettorale.