Londra - Dalle celebrazioni anticipate, con tanto di countdown con ore-minuti-secondi che mancavano alla vittoria e coppe già tatuate, alle devastazioni nelle città (49 arresti e 19 poliziotti feriti solo a Londra) e gli insulti più feroci. Da eroi a reietti. Si sa, il calcio è terreno di passioni esasperate, e gli inglesi un popolo a sangue caldo, ma quanto accaduto subito dopo la sconfitta contro l'Italia nella finale degli Euopei, va ben oltre i limiti dell'accettabile. Tanto da costringere la Federcalcio inglese e lo stesso premier Boris Johnson a intervenire.
A fare da contenitore e cassa di risonanza agli istinti più bassi e beceri, ancora una volta, sono i social network. In Rete, subito dopo la sconfitta, sono stati vomitati insulti all'indirizzo dei giocatori inglesi. Alcuni anche a sfondo razziale, in particolare nei confronti di Marcus Rashford, Jadon Sancho e Bukayo Saka, colpevoli di aver sbagliato i rispettivi calci di rigore. Attacchi che non sono però passati sotto silenzio, in un Paese che sul 'Black Lives Matter', l'inginocchiamento e in generale la lotta al razzismo, non ha mai tentennato.
Durissima la presa di posizione della Football Association, la federcalcio inglese, che si è detta "disgustata" per gli insulti razzisti sui social nei confronti di Rashford, Sancho e Saka. "Siamo disgustati di vedere che membri del nostro team, che hanno dato tutto, sono stati sottoposti ad aggressione discriminatoria sul web dopo il match di ieri sera - ha scritto la Fa sul suo account twitter - I giocatori hanno il nostro sostegno".
We’re disgusted that some of our squad – who have given everything for the shirt this summer – have been subjected to discriminatory abuse online after tonight’s game.
— England (@England) July 12, 2021
We stand with our players ❤️ https://t.co/1Ce48XRHEl
In un comunicato, la Federazione ha poi ribadito "la condanna di ogni forma di discriminazione" e si è detta "preoccupata per il razzismo diffuso sui social contro alcuni giocatori inglesi: noi diciamo nel modo più chiaro che chiunque sia dietro questi comportamenti così ripugnanti non è il benvenuto tra i fan di questa squadra".
Anche il primo ministro Boris Johnson è intervenuto su Twitter, condannando gli attacchi ai giocatori. "Questa Inghilterra merita di essere celebrata come una squadra di eroi e non presa di mira con insulti razzisti sui social media. I responsabili di questi attacchi odiosi dovrebbero vergognarsi di se stessi".
This England team deserve to be lauded as heroes, not racially abused on social media.
— Boris Johnson (@BorisJohnson) July 12, 2021
Those responsible for this appalling abuse should be ashamed of themselves.
Affida a Twitter la propria indignazione anche il principe William, duca di Cambridge e presidente onorario della Football Association. "Sono nauseato dagli insulti razzisti contro alcuni giocatori dell'Inghilterra dopo la partita di ieri notte - ha scritto - è totalmente inaccettabile che dei giocatori debbano sopportare un simile aberrante comportamento. Deve finire ora e tutte le persone coinvolte devono rispondere della loro azioni".
I am sickened by the racist abuse aimed at England players after last night’s match.
— The Duke and Duchess of Cambridge (@KensingtonRoyal) July 12, 2021
It is totally unacceptable that players have to endure this abhorrent behaviour.
It must stop now and all those involved should be held accountable. W
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