Quarta dose vaccino Covid ai pazienti fragili, dietrofront del Ministero

Si accende il dibattito sulla somministrazione del richiamo agli immunodepressi

Vaccino Covid

Vaccino Covid

C'è chi ancora non ha neppure ricevuto ancora il richiamo, ovvero la seconda dose, e chi ha da poco avuto la terza dose e già si pensa alla quarta. Intesa come dose successiva a quella booster del vaccino anticovid. Richiamo, quarta dose, booster del booster: la si può definire in più modi, ma il dato di fatto è che per molti italiani rappresenterebbe una nuova scocciatura. "Pazienza, la salute viene prima di tutto" si potrebbe obiettare, avendo peraltro anche ragione. Il problema, però, risiede come di consueto nelle questioni che riguardano la pandemia da coronavirus è l'incertezza. Sentimento che dal richiamo, quindi dalla seconda dose, in avanti ha accompagnato gli italiani. Si dovrà fare la seconda dose di vaccino? E la terza dose? Interrogativi continui, ai quali la risposta finale poi è sempre stata affermativa. Sino ad oggi, visto che sulla necessità di somministrare entro breve una quarta dose di vaccino contro il Covid-19 ai pazienti immunodepressi - per il momento, solo chi è caratterizzato da una certa fragilità è stato preso in considerazione per l'ulteriore richiamo - si è aperto un dibattito piuttosto acceso. 

A dare inizio alla discussione, seppur in maniera indiretta, è stato Alberto Cirio. Il presidente della Regione Piemonte ha dato mandato attraverso l'Unità di crisi alle Aziende sanitarie di procedere con la convocazione di tutti gli oltre 58mila immunodepressi che sul territorio piemontese hanno già maturato i tempi previsti.  Citando, a suffragio di questo provvedimento, un chiarimento arrivato dal ministero della Salute a seguito di una richiesta regionale. Solo poche ore dopo, però, ecco il cambio di rotta che ha bloccato in via precauzionale le convocazioni. Un dietrofront arrivato a seguito di un altro cambio, ovvero quello del ministero della Salute: "Nessun via libera, con il Piemonte c'è stata solo una interlocuzione tecnica informale. La  quarta dose esclusivamente per gli immunocompromessi  è oggetto di valutazione da parte della nostra comunità scientifica. Solo dopo il pronunciamento di Aifa potrà eventualmente essere autorizzata".

Il dibattito però non finisce qui. "Le indicazioni ricevute dal ministero della Salute sulla quarta dose da somministrare agli immunodepressi - replica la Regione Piemonte - erano chiare. Tuttavia, alla luce dell'ulteriore comunicazione arrivata oggi dalla Direzione generale prevenzione del ministero della Salute che subordina la validità della somministrazione in oggetto all'approvazione da parte di Aifa, stiamo dando alle aziende sanitarie indicazione di sospenderla, temporaneamente e in via precauzionale, in attesa di nuovi chiarimenti".