Pumba, il maialino re di Instagram: tagliato il traguardo dei 100mila follower

Il porcello vietnamita nano è diventato una star dei social dopo aver rischiato di non superare le prime settimane di vita

Charley e Anna con Pumba e Alaska

Charley e Anna con Pumba e Alaska

Può il profilo social dedicato a un maialino diventare virale? Ebbene sì! Pumba, il maialino vietnamita nano è diventato la stella del web raggiungendo, in poco meno di un anno, il picco di oltre 100 mila follower su Instagram, "seguaci" che ogni giorno tengono gli occhi incollati al pc, per non perdersi le strepitose avventure del simpatico quattro zampe. La storia di Pumba influencer sta facendo impazzire il web, con post che arrivano dritti al cuore.

La storia di Pumba

Nato in una fattoria sulle colline venete, tra i paesi Altissimo e San Pietro Mussolino, Pumba ha dimostrato fin da subito di non essere come i comuni maialini. Era, infatti, molto più piccolo e, forse, meno forte rispetto ai suoi coetanei, tanto da non reggersi in piedi da solo, ma grazie al prezioso aiuto del proprietario Charley e alla sua incredibile forza di volontà, Pumba ha sfidato la sorte che lo aveva dato per spacciato, liberandosi del fango che lo teneva imprigionato al suolo, diventando, giorno dopo giorno, sempre più "autonomo" e sicuro di sé.

Le virtù di un maialino

"Tutto iniziò durante la pandemia, quando a mia mamma le venne diagnosticata una brutta malattia - spiega Charley Rama, titolare dell'agriturismo Angolo di Paradiso, in cui è nato Pumba - in quello stesso periodo mamma Gina diede alla luce Pumba. Capii subito che qualcosa non andava. Nonostante le cure della mamma, Pumba non cresceva, così io e la mia famiglia abbiamo deciso di prendercene cura. Da quel giorno, Pumba è diventato la nostra ancora di salvezza, cercando la nostra presenza nei momenti duri e regalandoci un grugnito in cambio di una carezza". Dopo la nascita di Pumba, Charley iniziò a postare sui social la vita del porcellino più famoso d'Italia e con lui sentimenti ed emozioni che attirarono sempre di più l'attenzione del pubblico.

Lo scopo educativo

"Postando ricordi e momenti della vita di Pumba - continua l'imprenditore - volevo sensibilizzare i frequentatori dei social al rispetto di tutti gli animali, proprio come mi hanno insegnato a fare, fin da piccolo, i miei genitori. E devo ammettere che così è stato.Pumba non è solo il re dei social, come simpaticamente viene chiamato, ma è un vero e proprio esempio di vita per grandi e piccini, la dimostrazione in carne ed ossa che anche gli animali hanno emozioni e sentimenti che riescono a comunicare all'uomo. Non avrei mai immaginato di avere così tanti follower, ma forse questa volta, i social potranno essere un efficace mezzo di comunicazione per fare arrivare in tutto il mondo, un messaggio di amore e solidarietà".