Premi ai Comuni che non ospitano profughi, Fontana: "Proposta da valutare"

Lombardia, la svolta del governatore. E scoppia la lite con Milano

Attilio Fontana e Riccardo De Corato (La Presse)

Attilio Fontana e Riccardo De Corato (La Presse)

Milano, 13 aprile 2018 - Attilio Fontana non esclude la possibilità di premiare i Comuni che rifiutano di accogliere i migranti. Una presa di posizione, quella del presidente della Regione, che arriva a sole 24 ore dal vertice nel quale il prefetto Luciana Lamorgese ha caldamente invitato tutti gli amministratori lombardi a fare la propria parte e aprire le porte ai richiedenti asilo. Parole che non sembrano aver fatto presa su Palazzo Lombardia. La titolarità della proposta è di Riccardo De Corato, assessore regionale alla Sicurezza, che spiega: «Il risultato elettorale è stato chiaro: le politiche del ministro Marco Minniti sono state sonoramente bocciate dagli elettori, bisogna prenderne atto e comportarsi di conseguenza. In Lombardia Giorgio Gori, candidato governatore del Pd, prometteva di riconoscere corsie preferenziali nei bandi regionali a quei Comuni che accolgono i migranti – ricorda De Corato –. Noi riteniamo si debba fare l’esatto contrario: premiare chi non accoglie».

Da qui parte Fontana. E il presidente lombardo non sconfessa il suo assessore: «Premi a chi non accoglie? È una proposta di De Corato. La valuteremo». Ancora da capire quale forma possano assumere questi premi, dallo staff del governatore precisano infatti che la questione non è in cima all’agenda della Giunta. Tanto basta, però, per acuire lo scontro a distanza tra Fontana e Giuseppe Sala. «C’è un punto fermo per chi amministra un’istituzione – attacca il sindaco di Milano –: decidere se una legge va rispettata e fatta rispettare oppure no. In questo caso il rappresentante della legge, che è il prefetto, dice che sull’accoglienza dei migranti tutti devono fare la loro parte. Io la legge la rispetto non solo per la mia visione politica ma anche perché rappresento un’istituzione: chiedo a Fontana se farà altrettanto.  Oggi i Comuni che non accolgono sono quelli a guida leghista e per me è inaccettabile che gli esponenti della Giunta regionale li invitino e li stimolino ad andare avanti così».

Fontana si era espresso in mattinata: «Col sindaco Sala non collaboreremo sugli immigrati. Meglio così, visto che la pensiamo in modo diametralmente opposto. Il vero torto all’immigrato lo si fa quando lo si abbandona a se stesso e non ha possibilità di integrarsi», contrattacca il governatore, che poi smorza i toni: «Col Comune dobbiamo collaborare su tanti fronti, credo sia eccessivo subordinare questa collaborazione ad un discorso importante, che però è solo una parte delle tante cose da fare. Sono convinto che alla fine la collaborazione sarà stretta». I numeri, allora. Nel 2017 la Lombardia ha accolto 24mila migranti, poco meno del 14% del totale nazionale. Già in campagna elettorale Fontana si era impegnato a battersi per ottenere dal (futuro) Governo una moratoria di un anno sull’invio in Lombardia di altri migranti.