Siccità Po: la situazione nelle regioni attraversate dal fiume. Sos acqua potabile

Autobotti in azione in Piemonte ma anche in alcuni centri del Bresciano e del Varesotto

Le precipitazioni di qualche giorno fa sono servite a poco. La situazione siccità nel bacino del Po e nelle regioni attraversate dal fiume più lungo d'Italia resta preoccupante. Oggi si è riunito l'Osservatorio sulle crisi idriche dell'Autorità distrettuale: i suoi componenti hanno parlato di condizione "estremamente deficitaria" per la quantità di risorsa idrica presente e stimata.

Le portate del Po "restano sotto le medie storiche in quasi tutte le stazioni di rilevamento"; i grandi laghi alpini "non hanno innalzato, se non solo sensibilmente, le proprie capacità di invaso". La produzione di energia idroelettrica, "in questo momento di necessità, è pressoché ferma o a singhiozzo", mentre la gran parte del comparto agricolo "è stato costretto a far slittare le semine di due settimane confermando a oggi un dato di prelievo di acqua a scopo irriguo ai minimi storici". E l'emergenza sull'acqua potabile si amplia: in un primo momento ha riguardato alcuni comuni piemontesi, oggi tocca anche la Lombardia, con segnalazioni provenienti dai centri del Varesotto e del Bresciano. Si rimedia con l'invio di autobotti, ma è chiaramente una soluzione di corto respiro. 

Si guarda, quindi, alle previsioni del tempo. Sono due le possibili perturbazioni in arrivo, una prima più leggera e una seconda più importante a cavallo del 25 Aprile. L'osservatorio si aggiorna quindi agli inizi di maggio per fare un punto della situazione.

La situazione nelle Regioni

Valle d'Aosta: si segnalano alcuni casi di vasche completamente vuote utilizzate per l'approvvigionamento idropotabile. Invasi sotto i livelli minimi.

Piemonte: deficit di piogge al -80%, la neve è presente per meno di un terzo rispetto alla media (600 milioni di metri cubi stimati). La portata del Po rimane a -77% e si toccano livelli da primato anche per i minimi delle derivazioni, alla presa di Sant'Antonio -67%. 

Lombardia: l'acqua disponibile rispetto alla media risulta del 60-70% in meno, eccezion fatta per i territori orientali leggermente sopra. La Regione in riunione di Giunta ha consentito la deroga temporanea al Deflusso minimo vitale (Dmv) Consorzio Adda Oglio. La neve è a -67% e gli invasi a -60% ad eccezione del Garda.

Veneto: La parte di Veneto che rientra nel bacino del Po, provincia di Rovigo e Delta, denuncia una mancanza latente di risorsa, intrusione delle acque salmastre e impossibilità di avviare la pratica irrigua a beneficio delle colture locali.

Liguria: mancanza evidente di acqua soprattutto a ridosso dei crinali appenninici. Anche l'acqua disponibile negli invasi è al minimo.

Emilia Romagna: Ha beneficiato più della altre zone delle ultime piogge, ma la situazione di portate e falde sotterranee non migliora di tanto evidenziando le maggiori criticità nelle zone di Piacenza, di Parma, di Ferrara e di parte della zona orientale del Bolognese non servita dal Canale Emiliano Romagnolo (Cer). Peggioramento dello stato di aridità dei suolo.