Cos'è la peritonite, quali sono i sintomi e quando andare al pronto soccorso

Domande e risposte su un'infezione che, se trattata in ritardo, può avere esito mortale

Bambino in ospedale (immagine di repertorio)

Bambino in ospedale (immagine di repertorio)

A Milano, lo scorso novembre, un bimbo di quattro anni è stato dimesso con una diagnosi di gastroenterite dal Policlinico ma il giorno dopo è morto per una peritonite acuta. Ora è in corso un'indagine che vede sotto accusa due medici dell'ospedale milanese, Ma cos'è la peritonite acuta? Come si manifesta? Quando bisogna preoccuparsi? Ecco qualche risposta (fonte: www.ospedalebambinogesu.it).

Cos'è la peritonite

La peritonite è un’infezione acuta del peritoneo (la membrana che avvolge i visceri addominali e ricopre la parete addominale interna e gli organi retroperitoneali). L'infezione può essere generalizzata, quando si estende a tutta la cavità peritoneale, oppire localizzata: in questo caso si parla di ascesso. Se non riconoscita e trattata adeguatamente, può portare anche al decesso. 

Quali sono le cause

La causa più comune della peritonite, specie nei bambini, è la perforazione del tratto gastrointestinale, con fuoriuscita di succhi gastrici o microbiota umano intestinale, dovuta tipicamente ad un’appendicite non curata tempestivamente o alla presenza di corpi estranei nell’intestino (peritonite secondaria). Una peritonite acuta estesa a tutto il peritoneo è una complicanza frequente (82% di tutti i casi) dell’appendicite acuta nei bambini fino a 5 anni di età. L'elevatissima frequenza di questa complicanza in questi piccoli pazienti è dovuta a una immaturità dei sistemi di difesa addominale e anche al fatto che in questa fascia di età i bambini sono meno comunicativi nel riferire i sintomi addominali.

Quali sono i sintomi

Il dolore addominale è quasi sempre presente nella peritonite, e la sua localizzazione spesso (ma non sempre) permette di  individuare la zona del processo iniziale (per esempio l'appendicite acuta). Invece non sempre è presente il vomito, un sintomo che compare tardi, conseguenza di una paralisi intestinale provocata dalla stessa peritonite. C'è poi la febbre, sempre presente e che varia in rapporto alla gravità dell'infezione. Inoltre il bambino mette invece in evidenza una contrazione dei muscoli dell'addome detta "contrattura di difesa". Nelle forme avanzate da ritardata diagnosi compaiono altri sintomi come la faccia terrea o spaventata, il naso affilato, la tachicardia (aumento della frequenza cardiaca), il pallore, la secchezza delle mucose e una riduzione della diuresi, provocata dalla disidratazione.

Quando preoccuparsi

In generale qualunque dolore addominale accompagnato da vomito, febbre e altri importanti segni generali richiede sempre la consulenza di uno specialista per evitare ritardi nella diagnosi. Se il dolore all'addome peggiora, se la pancia è gonfia e ci sono anche febbre, vomito e difficoltà a mangiare e fare la pipì, è meglio non indugiare. 

Qual è la terapia 

L'intervento chirurgico è sempre obbligatorio nei casi di diagnosi certa di peritonite acuta diffusa, e ha la duplice funzione di trattare la causa della peritonite, ad esempio un'appendicite acuta perforata, e nello stesso tempo di drenare la cavità peritoneale che può essere allagata da liquido sieropurulento (o purulento). Durante l'intervento chirurgico viene eseguita una pulizia della cavità addominale con liquido fisiologico. In questi casi il chirurgo posiziona nella cavità addominale uno o più drenaggi, a seconda della necessità, che hanno il compito di fare uscire i liquidi infetti che il peritoneo del piccolo paziente produce ancora per qualche giorno dopo l'intervento, riducendo così la frequenza di ascessi peritoneali che possono complicare il periodo postoperatorio delle peritoniti.