Opera, sfrattata si dà fuoco davanti al municipio. La versione del Comune: “La donna era in grado di pagare l’affitto”

La nota comunale sul caso dopo la manifestazione di protesta di sabato mattina

Opera (Milano),  21 aprile 2024  - "Prima il silenzio poi la diffamazione". La donna che si è data fuoco in comune diventa un caso politico. Dopo sei giorni di silenzio da parte dell'amministrazione comunale, più volte sollecitata su quanto accaduto in comune lunedì scorso, in seguito alla manifestazione tenutasi sabato mattina davanti al Municipio e alla quale hanno preso parte 600 operesi (che hanno firmato una petizione di solidarietà alla vittima e di contestuali richiesta di dimissioni della sindaca), è uscito con una nota, con la quale dichiara che non vi sono sfratti in atto:

"Attualmente non ci sono sfratti esecutivi in corso a Opera nelle case sociali. Nel 2019 la Giunta Nucera-Fusco, con specifico incarico dato ad un consulente legale, aveva attivato le relative procedure che l'emergenza Covid, con le sue regole a garanzia della sicurezza, ha fermato. L'attuale Giunta nel 2022 ha ripreso a fare le valutazioni di merito: sono stati garantiti tutti coloro i quali risultavano “debitori non colpevoli”, come per esempio i cittadini che hanno perso il lavoro", si legge nella nota del Comune di Opera che prosegue spiegando cosa è accaduto. 

"La signora protagonista del folle gesto (la cui identità intendiamo proteggere) lavora in una nota struttura sanitaria ed ha uno stipendio adeguato alle spese che dovrebbe sostenere, ma nonostante questa stabilità economica sono 11 anni che non paga l'affitto sociale; ha firmato un accordo di rientro senza però rispettarlo, oltre a non pagare nemmeno il nuovo canone di affitto. Troviamo indecorosa una eventuale strumentalizzazione politica di una vicenda simile. I cittadini di Opera hanno potuto e possono sempre contare su questa Amministrazione, che è stata loro vicina ed è intenzionata a continuare a farlo. Naturalmente siamo dispiaciuti: ci sono indagini in corso dato che la signora presenta disturbi psichiatrici ma non è seguita dai nostri servizi sociali. Per queste ragioni riteniamo doveroso mantenere il riserbo su una situazione estremamente delicata".

Una spiegazione che ha alimentato la polemica: "Qui viene diffamata la vittima. In una piccola comunità come la nostra tutti sanno chi è - spiega l'ex sindaco Ettore Fusco - Gli sfratti ci sono e sono almeno 4 di cui  uno esecutivo.