Omicidio nautico, ok in Senato. "Percorso avviato grazie alle famiglie di Greta e Umberto"

Il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, ricorda le giovani vittime dell'incidente avvenuto sul lago di Garda nel giugno 2021: "Questa legge deve arrivare a compimento per una equa e doverosa giustizia"

Greta Nedrotti e Umberto Garzarella morirono la notte del 21 giugno 2021

Greta Nedrotti e Umberto Garzarella morirono la notte del 21 giugno 2021

Milano, 22 febbraio 2023 - "Finalmente ieri in Senato si è compiuto il primo passo verso l'approvazione definitiva del disegno di legge che equipara il reato nautico a quello stradale", ha scritto sul suo profilo Facebook il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, commentando la decisione dell'assemblea di Palazzo Madama. E ha sottolineato: "Un percorso avviato grazie alle famiglie di Greta e Umberto, i due giovani tragicamente coinvolti nell’incidente sul Lago di Garda il 19 giugno 2021". "Il dolore per la scomparsa dei due giovani non passerà mai, ma l’impegno delle loro famiglie ha smosso le istituzioni, questa legge deve assolutamente arrivare a compimento per una equa e doverosa giustizia", ha concluso il governatore. Il post ha subito ricevuto numerosi 'mi piace' dagli utenti e anche qualche commento come "meglio tardi che mai. Complimenti ai genitori che, nonostante il grande dramma, siano riusciti a "smuovere" le giuste acque".

Travolti e uccisi sul lago di Garda, Fontana: "Ora la legge"

Omicidio nautico, primo ok in Senato

Ieri, martedì 21 febbraio, il Senato ha approvato il disegno di legge con 140 voti a favore e il testo passa ora alla Camera. Il disegno di legge, di iniziativa del senatore Alberto Balboni, presidente della commissione Affari costituzionali (Fdi), estende alla nautica la disciplina per il reato di omicidio stradale (contenuto nell'articolo 589 bis del codice penale), e del reato di lesioni stradali personali gravi e gravissime (articolo 590 bis del codice penale) che prevedono la reclusione da due a sette anni con tutta una serie di aggravanti. Il provvedimento era stato già approvato dall'Aula di Palazzo Madama il 23 febbraio 2022, ma era rimasto al palo per la fine della legislatura, ora dopo il primo via libera passa all'esame della Camera per l'ok definitivo.

In cosa consiste

In sostanza ai diportisti al timone di imbarcazioni a motore che, sotto l'effetto di alcol o sostanze stupefacenti, causano il ferimento o la morte di una persona, sarà riservato lo stesso trattamento previsto per gli automobilisti. Il rischio è la reclusione da cinque a dieci anni. Mentre per violazioni delle norme sulla disciplina della navigazione marittima si prevede la reclusione da tre mesi a un anno se vengono provocate lesioni gravi e da uno a tre anni se le lesioni sono gravissime. La pena diventa più severa se il conducente si sia messo alla guida in stato di ebbrezza alcolica o di alterazione psicofisica per l'assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope. In queste condizioni alterate infatti se si provoca la morte di una persona la reclusione prevista va da otto a dodici anni. Qualora l'incidente non sia esclusiva conseguenza dell'azione o dell'omissione del colpevole, la pena è diminuita fino alla metà.

Balboni: "Ora è reato, un segno di civiltà"

"L'approvazione del mio disegno di legge che introduce il reato di omicidio nautico è un segno di civiltà, è un primo passo importante per non sottovalutare quello che succede ogni anno lungo le nostre coste", ha dichiarato il senatore di Fratelli d'Italia Alberto Balboni, presidente della commissione Affari costituzionali di palazzo Madama e promotore del disegno di legge. "Il problema - ha spiegato - era di trattare fattispecie identiche in modo identico, di sanare una evidente ingiustizia che vedeva una disparità di trattamento rispetto all' omicidio stradale. Ma ovviamente c'è da fare un lavoro importante in termini di prevenzione che coinvolga scuola, famiglie, associazione di volontariato". Balboni ha concluso: "Insomma era necessario accendere i riflettori sul tema degli incidenti in mare visto che nella legislazione del 2016 si rimandava ad un aggiornamento del codice della navigazione mai arrivato. L'incidente sul lago di Garda del giugno 2021, che portò alla morte dei due giovani Greta e Umberto, ha segnato l'episodio cardine che ha reso necessaria questa normativa sulla quale, ovviamente, Fratelli d'Italia esprime il proprio voto favorevole".

Gelmini: "Troppe vittime di una navigazione fuori controllo"

"Sono tante, troppe, le vittime di una navigazione fuori controllo da parte di chi non utilizza i mezzi di trasporto nautico con correttezza, capacità e diligenza. Penso a Umberto Garzarella e Greta Nedrotti uccisi nel 2021 sul Lago di Garda, il loro gozzo fu travolto da un motoscafo, guidato da due turisti in stato di ebbrezza, che viaggiava a una velocità quattro volte superiore a quanto consentito in quel tratto. Una tragedia che ha lasciato un segno profondo in tutta la comunità del Garda", ha detto in Aula Mariastella Gelmini, vicesegretaria di Azione,   che è anche presidente della Comunità del Garda e si era già interessata alla vicenda due anni fa. "Oggi con questo disegno di legge – che equipara l’omicidio nautico a quello stradale perché i beni da tutelare sono gli stessi, ovvero la vita umana e la sicurezza della circolazione – si va a sanare un vuoto normativo", ha aggiunto la portavoce di Azione. Per poi precisare come anche lei aveva presentato una proposta di legge in materia, leggermente diversa da quella approvata ieri: "Personalmente avrei preferito la creazione di una fattispecie autonoma di reato e in tal senso ho depositato in Senato un disegno di legge sul tema, tuttavia questo testo è comunque condivisibile".  Per questo in dichiarazioni di voto Gelmini ha annunciato la posizione favorevole del suo partito, auspicando "che l’iter possa essere rapido anche alla Camera" in modo da colmare il vuoto normativo.

Greta e Umberto, uccisi sul lago di Garda

La sera del 19 giugno 2021, Greta Nedrotti e il suo fidanzato Umberto Garzarella sono stati travolti e uccisi sulle acque del lago di Garda da un motoscafo condotto da due turisti tedeschiI duestranieri, Patrick Kassen e Christian Teismann, oggi sono accusati di omicidio colposo e naufragio colposo e condannati in primo grado rispettivamente a 4 anni e 6 mesi e a 2 anni e 11 mesi di reclusione. Con l'aggravante, secondo le motivazioni della sentenza, dello "stato di ubriachezza e di ebbrezza alcolica". Le loro condizioni, non verificate con l'alcoltest, sono state dedotte dalle riprese delle telecamere del porto, che provano "l’evidente scoordinamento motorio e il precario equilibrio" di uno dei due, Patrick Kassen: la sera dell'incidente cadde persino in acqua mentre cercava di scendere dalla barca. Aveva appena travolto Umberto e Greta, a una velocità "pari al quadruplo di quella consentita dalla legge regionale". 

I rilievi effettuati sul gozzo di Umberto Garzarella, 37 anni, e di Greta Nedrotti, 25

La richiesta dei genitori di Greta

In una lettera alle istituzioni riportata da Il Giornale di Brescia, i genitori di Greta Nedrotti hanno fatto sapere un loro grande desiderio, esortando l'approvazione del disegno di legge fermo in Parlamento: "Forse una consolazione al nostro infinito dolore, è che il sacrificio della nostra unica figlia non rimanga fine a sè stesso, ma che funga da pungolo a tutte le istituzioni e spinga il Parlamento ad approvare con la massima urgenza la modifica della normativa, per rendere effettiva la tutela del rispetto per la vita".