Nuovo Dpcm e Lombardia arancione: ecco cosa può cambiare e quando

Zona rossa o zona arancione? Le due date chiave: il 26 marzo e il 6 aprile

Piazza Duomo durante la zona rossa

Piazza Duomo durante la zona rossa

Mancano due settimane esatte alla scadenza del decreto legge attualmente in vigore, quello che ha messo nero su bianco le misure più rigide di questi giorni, valide appunto fino al 6 aprile. Ma cosa succederà dopo? L'argomento è tra i dossier caldi sul tavolo di Mario Draghi. La settimana prossima si terrà una cabina di regia con le forze di maggioranza per capire come muoversi e farlo per tempo. Oggi il ministro dell'Economia Daniele Franco si è detto fiducioso su un miglioramento della situazione sanitaria nel Paese dopo Pasqua. Per questo l'idea di una mini-proroga, di una settimana, dieci giorni, potrebbe essere la strada da battere, "di certo sicura e anche un po' meno dolorosa". "Ppensiamo che dopo la Pasqua la situazione migliorerà gradualmente - l'auspicio del titolare di via XX Settembre - e poi ci muoveremo con gradualità verso una situazione più normale a maggio e giugno: questo grazie alla disponibilità dei vaccini e all'aiuto che arriva dalla stagione più calda". 

Una mini-proroga dopo il 6 aprile?

A indicare la rotta delle prossime decisione da assumere saranno i dati: "Bisogna attendere che le misure in atto facciano sentire i loro effetti e cristallizzarli, magari spostando più avanti il loro termine", chiarisce una fonte di governo, confermando l'idea della mini-proroga, che raccoglierebbe diversi proseliti nel governo. E, parallelamente, accelerare il più possibile la campagna vaccinale, con il commissario Francesco Figliuolo pronto a entrare in azione per superare le difficoltà sul territorio. Tuttavia il ministro della Sanità Roberto Speranza ha gettato acqua sul fuoco, parlando su Rai3: "Nessuna decisione è stata assunta in questo momento, ci confronteremo nei prossimi giorni e prenderemo le decisioni. Oggi abbiamo analizzato la curva ma non abbiamo discusso di mìsure e non c'è alcuna decisione che va in questa direzione". 

La riapertura delle scuole

Oggi intanto il presidente del Consiglio ha visto a Palazzo Chigi i vertici del Cts - Silvio Brusaferro e Franco Locatelli - e il ministro della Salute Roberto Speranza, sul tavolo anche il capitolo della scuola. Un incontro preliminare, con un occhio attento ai contagi e alla curva epidemiologica, con il bollettino che oggi ha segnato 551 morti e un tasso di positività del 5,9%.  Nulla è ancora deciso ma il nodo è cruciale. Una delle ipotesi che sta prendendo corpo negli ultimi giorni è quella di riportare in classe gli alunni più piccoli subito dopo Pasqua anche in zona rossa. A parlarne nelle scorse ore è stata stata la stessa ministra della Famiglia Elena Bonetti che ha sottilineato la necessità di "rivalutare la possibilità di riaprire la scuola dell'infanzia e almeno la primaria". In sostanza si potrebbe tornare a un modello simile a quello della zona rossa di novembre quando asili nido, materne ed elementari rimasero aperti anche nelle regioni in fascia rossa.

Ma è ancora prematuro parlarne, benché ci sia un fronte ampio, in maggioranza, che chiede a gran voce di riaprire i cancelli, con il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi che intanto assicura che il governo ce la sta mettendo tutta: "Lavoriamo giorno e notte per poter riaprire", ha detto incontrando Comuni e Province.  Ed è proprio sulla scuola che si preannuncia un nuovo fronte caldo nel governo, con gli 'aperturisti' che guardano alla Francia - in lockdown ma con le scuole aperte - e i 'rigoristi' che tirano in ballo la Germania, che alla crescita dei contagi e dei morti ha sacrificato anche le aule scolastiche.

Pregliasco: "Riaprire le scuole? Sarebbe bello ma sono un po' pessimista"

I colori delle Regioni e le speranze della Lombardia

Sono giorni decisivi per capire che direzione prenderà l'emergenza Covid-19 in Italia e in Lombardia. Da ieri due regioni su tre sono in rosso, le restanti in arancione, compresa la Sardegna (ex zona bianca). La Lombardia aspetta la prima data chiave, il 26 marzo, giorno del nuovo monitoraggio dell'Iss. La speranza è di poter approdare in arancione prima di Pasqua (l'eventuale passaggio entrerebbe in vigore infatti da lunedì 29 marzo) ma per poter sperare in questa promozione saranno determinanti i dati. Ieri in Italia erano 13.846 i nuovi casi,  386 decessi. Per quanto concerne la Lombardia con 2.105 nuovi contagi e 77 decessi lunedì la regione era seconda per casi giornalieri alle spalle dell'Emilia-Romagna. Con l'auspicato cambio di fascia il territorio - che nelle ultime settimane è stato prima in arancione scuro e poi in lockdown - avebbe cinque giorni di "pausa" prima delle giornate del 3, 4 e 5 aprile che saranno in rosso per tutto il Paese, come stabito dal decreto legge del governo Draghi. L'arancione determinerebbe infatti la riapertura dei negozi (in rosso sono aperti solo gli esercizi di vendita al dettaglio ritenuti servizi essenziali). Nulla cambierebbe invece per bar e ristoranti, costretti all’asporto esattamente come in zona rossa. Verrebbe meno l’obbligo dellautocertificazione per motivare i propri spostamenti, ma ci si potrebbe spostare solo all’interno del Comune di residenza. 

Pasqua in zona rossa

In attesa di capire gli orientamenti del governo e di conoscere l'andamento della curva epidemiologica il dato certo è che tutta l'Italia sarà in lockdown durante le feste di Pasqua: sabato 3, domenica 4 e lunedì 5 aprile tutta Italia sarà zona rossa.  Quindi sarà possibile uscire di casa solo per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità. La novità è che sarà possibile andare una volta al giorno da amici e parenti in regione. Dopo Pasquetta però tutto potrebbe cambiare: dovrà entrare in vigore un nuovo provvedimento dal momento che scadono sia il Dpcm del 2 marzo sia il decreto legge varato dieci giorni dopo per frenare la corsa della terza ondata Covid.