REDAZIONE CRONACA

Morta la figlia del medico eroe della Sars, Carlo Urbani: arrestato uno spacciatore

Deceduta la figlia di Urbani che per primo identificò la Sars nel 2003. Arrestato un siriano di 62 anni

Carlo Urbani

Svolta nelle indagini sulla morte di Maddalena Urbani, la 20enne figlia di Carlo, il medico e microbiologo di origini marchigiane deceduto nel 2003 all'eta' di 46 anni dopo aver contratto la Sars che per primo aveva identificato. Gli agenti della Squadra Mobile hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio un siriano di 62 anni, proprietario dell'appartamento sulla via Cassia dove la giovane e' stata trovata ieri senza vita. A casa dello straniero, la polizia ha trovato un quantitativo di eroina, anche se e' ancora tutto da appurare se la morte di Maddalena, avvenuta per overdose, sia legata propria alla sostanza stupefacente riconducibile al siriano.

Sulla vittima non sono stati rilevati segni di violenza. Sara' l'autopsia a stabilire le cause del decesso anche se e' forte il sospetto degli investigatori che potrebbe essere stato letale un mix di droghe. E' stato il siriano, poco dopo le 13 di ieri, a lanciare l'allarme ma per la ragazza, sua ospite in casa da qualche giorno, non c'e' stato nulla da fare.

Chi indaga vuole capire chi sia stato lo spacciatore ad aver dato la droga, forse tagliata con altre sostanze. La notizia della morte di Maddalena arriva un giorno prima dell'anniversario della scomparsa del padre, avvenuta a Bangkok 18 anni fa. Carlo Urbani fu il primo a classificare la SARS (Severe Acute Respiratory Syndrome, Sindrome Respiratoria Acuta Grave) o "polmonite atipica", la malattia al centro dell'epidemia esplosa in Estremo Oriente tra il 2002 e il 2003, che provoco' oltre 700 vittime. Lui fu una di quelle. Urbani era in missione in Vietnam su incarico dell'Oms. Li' fu chiamato all'ospedale di Hanoi per curare Johnny Chen, un uomo d'affari colpito da una misteriosa malattia:

Urbani capì che si poteva trattare dell'inizio di una nuova epidemia e convinse le autorita' locali, e la stessa Organizzazione mondiale della sanita', a prendere immediati provvedimenti, adottando subito misure di quarantena. L'11 marzo 2003, durante un volo da Hanoi a Bangkok, Urbani, febbricitante, comprese di avere contratto il morbo: all'atterraggio chiese di essere ricoverato e messo in quarantena. Mori' il 29 marzo 2003, dopo 19 giorni di isolamento, lasciando la moglie Giuliana e i tre figli: Tommaso, Luca e Maddalena, che spesso portava con se' in occasione delle sue missioni. Grazie alla prontezza di Urbani, lui e altri quattro operatori sanitari furono gli unici decessi per Sars osservati in tutto il Vietnam, primo paese del sud est asiatico a dichiarare che l'epidemia era stata debellata. L'intervento immediato e mirato del medico italiano consenti' di salvare migliaia di vite. Secondo l'Oms il metodo anti-pandemie realizzato da Urbani nel 2003 rappresenta, ancora oggi, un protocollo internazionale per combattere questo tipo di malattie.