Vaccino, 56enne morta dopo terza dose Moderna: aperta inchiesta a Bari

Disposta l'autopsia per accertare l'eventuale correlazione tra la somministrazione del siero e i sintomi che hanno portato al decesso

Bari, 10 febbraio 2022 -  La Procura di Bari ha aperto un fascicolo sulla morte di una 56enne di Nardò (Lecce), deceduta il 26 gennaio scorso nel Policlinico del capoluogo dove era stata trasferita una settimana prima per il peggioramento delle sue condizioni di salute a seguito - sostiene la famiglia - della somministrazione della dose booster del vaccino anti-Covid. La donna avrebbe sviluppato sintomi alcuni giorni dopo la terza dose del siero Moderna, che le era stato somministrato il 18 dicembre nell'hub vaccinale di Nardò (le prime due dosi erano state Pfizer). La pm di Bari Angela Maria Morea ha disposto l'autopsia per accertare l'eventuale  correlazione tra il vaccino e i sintomi che hanno portato al decesso e l'eventuale presenza di patologie pregresse.L'incarico è stato conferito al medico legale Francesco Introna. 

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Stando alla denuncia delle figlie della donna, assistite dagli avvocati Donato Mellone e Francesco Marzullo, subito dopo la somministrazione del vaccino la signora era svenuta, all'interno dell'hub. Poi si era ripresa ed era tornata a casa ma nei giorni successivi, oltre agli effetti collaterali più comuni e al mal di testa, le figlie avrebbero notato gli occhi ingialliti. Il medico di base ha suggerito il ricovero, avvenuto il 5 gennaio nell'ospedale Vito Fazzi di Lecce. L'aggravamento delle condizioni ha portato il 19 gennaio al trasferimento al Policlinico di Bari con ricovero in rianimazione e decesso avvenuto il 26 gennaio. Il fascicolo d'inchiesta aperto dalla Procura ipotizza come atto dovuto il reato di omicidio colposo a carico di ignoti.

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