
Claudio Rossetto, 42 anni, insieme alla modella
Cinisello Balsamo, 16 gennaio 2016 - Vuole seguire personalmente il processo contro l’uomo accusato di averla tenuta sequestrata, violentata e torturata per mesi in un appartamento di Cinisello Balsamo. Ma chiede di venire nascosta da un paravento per non doversi trovare faccia a faccia con il suo presunto aguzzino. È arrivata dalla Svezia ieri la miss di 24 anni per la prima udienza del dibattimento al Tribunale di Monza nei confronti di Claudio Rossetto, il 42enne sedicente agente pubblicitario finito in carcere per questa vicenda.
Era tornato libero nel dicembre 2013 dopo aver scontato 5 dei 7 anni di condanna per sequestro di persona, percosse e violenze sessuali nei confronti di una 18enne bielorussa, rapita e torturata nel box dello stesso edificio. Ieri la miss non ha dovuto nascondersi perché l’imputato ha rinunciato a lasciare il carcere per comparire in aula. Ancora acqua e sapone, diversa dalle foto con la lunga chioma biondo platino di quando appariva al fianco dell’allora fidanzato (in arte Claudio Vandenberg), i capelli ricci castani raccolti, gli occhiali da vista, jeans e maglioncino bianco di lana sopra la camicia a righe, la ragazza è rimasta seduta accanto al suo difensore. Molto più tranquilla rispetto a quando era arrivata al Tribunale di Monza per l’incidente probatorio, dove davanti ai magistrati ha ribadito tutte le accuse, ma scossa dal pianto e da diffusi tremori in tutto il corpo.
In aula il suo avvocato, Massimo Caiazza, ha chiesto l’acquisizione di documentazione medica dei ricoveri negli ospedali italiano e svedese e la trascrizione e traduzione di una serie di mail e sms con amici in lingua inglese, svedese e polacca (la miss è originaria della Polonia) che proverebbero le sue richieste di aiuto durante la segregazione da parte di Rossetto, che l’avrebbe assoggettata psicologicamente, spingendola invece a negare ogni disagio quando parlava con la madre in Svezia. Di contro il difensore dell’imputato, l’avvocato Matteo Cherubini, vuole dimostrare che la miss aveva un normale rapporto di fidanzamento con Claudio Rossetto, portando al processo comuni conoscenti. L’avvocato di Rossetto ha inoltre chiesto ai giudici di fare analizzare un profilo Facebook rimosso dagli amministratori dopo l’arresto del 42enne, che era stato aperto da Claudio Vandenberg e anche le sim dei telefonini di imputato e parte civile per ricostruire gli scambi di messaggi con amici e familiari. I giudici si sono riservati di decidere per la prossima udienza fissata al 28 gennaio.