Cos’è la miocardite fulminante: sintomi, diagnosi e cause (tra cui l’influenza)

La patologia che ha ucciso una bambina di 6 anni al Niguarda di Milano può insorgere, in alcuni casi, per cause infettive

La miocardite fulminante può condurre, in alcuni casi, alla morte cardiaca improvvisa

La miocardite fulminante può condurre, in alcuni casi, alla morte cardiaca improvvisa

È stata una miocardite fulminante ad uccidere la bambina di 6 anni trasferita all’ospedale Niguarda venerdì a seguito di complicanze causate da un’influenza di tipo B. Questa patologia è una grave infiammazione del muscolo cardiaco che può portare ad una disfunzione sistolica ventricolare, allo shock cardiogeno e, in conclusione, ad uno scompenso multiorgano.

In termini semplicistici, la miocardite fulminante indebolisce la contrazione del ventricolo che pompa il sangue dal cuore verso il resto del corpo, indebolendo a sua volta anche gli altri organi. Nel 10 per cento dei soggetti, la miocardite può far insorgere un’insufficienza cardiaca acuta e, in casi sporadici, la morte cardiaca improvvisa.

I sintomi della miocardite

Secondo il manuale Merck di diagnosi e terapia, la miocardite si manifesta con diversi sintomi, tra i più comuni ci sono dolore al petto e, nel caso di quella infettiva, “può essere preceduta da sintomi quali febbre, mialgia e altri sintomi a seconda dello specifico agente patogeno”, talvolta accompagnata da “un’eruzione cutanea”.

Nei bambini e nei neonati spesso non è facile da diagnosticare, anche perché diversi sintomi sono piuttosto simili a quelli di una normale influenza: febbre, dolori addominali, tosse cronica, difficoltà respiratoria, a cui si aggiungono inappetenza e colore bluastro o grigiastro della pelle.

Le cause 

La miocardite può derivare da cause infettive o non infettive. Quella infettiva, scrive il manuale Merck, “è, il più delle volte, virale negli Stati Uniti e in altre nazioni ad alto reddito. Le più diffuse cause virali negli Stati Uniti sono il parvovirus B19 e l'herpesvirus umano 6”. Inoltre, “Lesioni miocardiche dirette dovute all' infezione da Sars-Cov-2, con sintomi che vanno dal lieve fastidio toracico alla miocardite fulminante, sono rare nei pazienti con Covid-19, ma il rischio di miocardite è 16 volte più alto in quelli con infezione rispetto a quelli non infetti”.

“Le cause non infettive – si legge sempre nel manuale – comprendono cardiotossine, alcuni farmaci e alcuni disturbi sistemici. La miocardite causata da farmaci viene definita miocardite da ipersensibilità”.

Nel caso della bambina morta al Niguarda dopo il trasferimento da Piacenza, l’Ausl piacentina ha spiegato che durante gli accertamenti “un tampone ha evidenziato la presenza di un virus influenzale di tipo B. Nei casi più gravi, alcune infezioni virali, raramente, possono causare infiammazioni rapide e fatali del tessuto muscolare del cuore anche in bambini precedentemente sani".

Come si diagnostica la miocardite

Per diagnosticare con certezza la miocardite, scrive l’ospedale Niguarda di Milano, è necessario eseguire una “biopsia miocardica, ma questo esame viene raramente eseguito, perché richiede una manovra invasiva che comporta qualche rischio, e inoltre sono pochi gli ospedali dove c’è un’ampia esperienza nella sua esecuzione e interpretazione”.

Piuttosto, “considerando poi il decorso spesso spontaneamente benigno della miocardite, nella pratica clinica si preferisce come primo accertamento la risonanza magnetica, che non è invasiva e permette di identificare la presenza di infiammazione del tessuto cardiaco e di verificarne l'evoluzione nel tempo”.