Covid, regole mascherine a lavoro: Ffp2, controllo temperatura e smartworking. Cosa cambia

Le misure serviranno a contrastare il virus alla luce dell'andamento della pandemia in Italia, dove prosegue la progressiva e costante risalita dei contagi

Mascherine FFp2 nei luoghi di lavoro privati, incentivo allo smart working, ritenuto "utile per contrastare la diffusione del contagio, soprattutto con riferimento ai lavoratori fragili, maggiormente esposti" e misurazione della temperatura all'ingresso, che non deve superare i 37 gradi e mezzo. Queste le misure che nei luoghi di lavoro privati serviranno a contrastare il virus alla luce dell'andamento della pandemia in Italia dove prosegue la progressiva e costante risalita dei contagi. Le mascherine filtranti Ffp2, restano quindi un punto di riferimento fondamentale, come era stato già stabilito per i lavoratori nel pubblico, anche per i dipendenti del settore privato. Il datore  di lavoro dovrà assicurare la disponibilità di Ffp2 "al fine di consentirne ai lavoratori l'utilizzo nei contesti a maggior rischio". Sarà ancora compito del datore individuare "particolari gruppi di lavoratori ai quali fornire adeguati dispositivi di protezione individuali (Ffp2), avendo particolare riguardo ai soggetti fragili sulla base di valutazioni del medico competente".

Oltre all'obbligo di controllo della temperatura all'ingresso il lavoratore con la febbre dovrà comunicarlo subito al datore di lavoro e queste regole varranno anche per i lavoratori esterni come quelli che in appalto (fornitori, addetti alla pulizia o alla vigilanza). Prevista poi la sanificare periodica dei locali e delle postazioni di lavoro.  Stabilita inoltre, nella bozza del protollo che dovrebbe restare in vigore fino a fine ottobre, la necessità di ingresso e uscite scaglionate se possibile e la ventilazione continua dei locali. Nessun cambiamento invece per le norme contro il Covid e la tutela dei lavoratori fragili nella pubblica amministrazione. 

"Le indicazioni delle Funzione Pubblica non sono infatti cambiate", ha fatto sapere in una nota il ministero guidato da Renato Brunetta. E per il futuro il ministro del lavoro Andrea Orlando, ha spiegato di ritenere che "lo smart working non sarà usato come nei mesi del lockdown", ma che comunque sarà utilizzato più di quanto avveniva prima. Le misure aggiornate, s'inseriscono in un contesto profondamente mutato rispetto a qualche settimana fa, che non interessa solo l'Italia. Tanto che l'Organizzazione Mondiale della Sanità ( Oms) si aspetta "alti livelli" di Covid-19 quest'estate in Europa e ha chiesto un attento monitoraggio del virus dopo che i casi giornalieri sono triplicati nell'ultimo mese.