Marco Confortola: "Impariamo a leggere la montagna"

L’alpinista degli Ottomila è anche soccorritore: "È un’annata particolare. C’è tantissima neve, ma è possibile fare escursioni in sicurezza"

L'alpinista Marco Confortola (Anp)

L'alpinista Marco Confortola (Anp)

Milano, 28 gennaio 2021 - In montagna ogni imprudenza può essere pagata a carissimo prezzo. Gli ultimi tragici eventi, quelli che sono costati la vita a due persone, impongono una riflessione sulle modalità da seguire quando si decide di effettuare escursioni in montagna e quando lo si fa in determinate condizioni “limite“. La fatalità, spesso, è una componente ineluttabile nei tragici eventi ma è altresì vero che, a volte, una maggiore attenzione potrebbe aiutare ad evitare molti incidenti. Ne abbiamo parlato con Marco Confortola, alpinista specialista dell’alta quota ma anche guida alpina e tecnico di elisoccorso. "Questa è un’annata particolare – dice Confortola -, è scesa tanta, tantissima, neve. Negli ultimi giorni il vento ha spostato parecchi metri cubi di neve, si sono formati dei cumuli molto pericolosi ed è anche per questo che si sono staccate diverse valanghe".

In questo periodo, con queste condizioni meteo, è possibile vivere la montagna, effettuare escursioni in sicurezza o è meglio rimanere in casa? "Si è possibile, ma bisogna prestare molta attenzione perché la montagna va rispettata come ogni altro elemento naturale. Anche al mare se c’è la bandiera rossa possono inoltrarsi solo i nuotatori provetti mentre gli altri è meglio che attendano la bandiera gialla".

In montagna chi mette la bandiera? Come si deve regolare un escursionista che vuole effettuare una gita in montagna? "Innanzitutto ognuno dovrebbe imparare a leggere i bollettini nivometeorologici, strumento basilare per chiunque voglia andare in quota, compilato da veri e propri esperti che ogni giorno vanno sul campo e quindi conoscono perfettamente la situazione. E la traducono nel bollettino. Andare in montagna, anche quando c’è tanta neve, si può, ma bisogna farlo in assoluta sicurezza e in luoghi sicuri, senza azzardare".

Ma una persona quali strumenti ha per analizzare la situazione? "Non tutti possono capire le reali condizioni dell’ambiente naturale nel quale si stanno inoltrando. Oltre al bollettino della neve, il mio consiglio è quello di affidarsi ai professionisti della montagna, alle guide alpine. Queste sono figure con un altissimo profilo professionale, sono sempre consapevoli di quel che si può fare e di quello che è meglio non fare. Chiedete quindi aiuto alle guide, ancor meglio, fatevi accompagnare da loro in un’escursione".

In questa strana stagione per lo sci alpino, in tanti, oltre a praticare lo sci di fondo e lo sci alpinismo, si sono dati alle ciaspole. Quale attenzione ci vuole per un giro con le ciaspole? "La stessa attenzione di un’escursione in alta montagna e quindi, oltre al solito bollettino nivometeo, ogni escursionista dovrà addentrarsi in un percorso commisurato alle sue capacità. Altrimenti si rischia di mettere in pericolo anche altre persone, mi riferisco in primis agli operatori del soccorso alpino che devono effettuare, in questo periodo, parecchi interventi".

Altri consigli? "Avere con sé, sempre, il materiale di auto soccorso (artva, pala e sonda) e, importantissimo, sapere come si usa. E poi lasciare sempre detto qual è la meta della gita".