Lombardia in zona arancione dal 12 aprile? Ecco perché può cambiare (in meglio) il colore

Occhi puntati al monitoraggio dell'Iss, in programma venerdì 9 aprile. Il governatore Fontana: "Nessuna certezza ma i numeri sono positivi"

Lombardia, Emilia e Friuli puntano alla zona arancione

Lombardia, Emilia e Friuli puntano alla zona arancione

Milano - Il conto alla rovescia è partito. Lombardia, Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia potrebbero passare in zona arancione, tra due giorni. In attesa di un possibile allentamento delle restrizioni da parte del governo dopo il 20 aprile se la situazione epidemiologica continuerà a migliorare, il monitoraggio dell'Istituto superiore della sanità, in programma venerdì 9 aprile, dovrebbe consentire infatti ai territori con meno di 250 nuovi positivi settimanali ogni 100mila abitanti di essere 'promossi' sin da lunedì 12 aprile.

L'ultimo monitoraggio prima di Pasqua, ha stabilito che sono in zona rossa Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Piemonte, Toscana, Valle d'Aosta, Campania, Calabria e Puglia. In zona arancione, invece, sono Abruzzo, Basilicata, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sardegna, Sicilia, Umbria, Trentino Alto Adige, Veneto e le Province autonome di Bolzano e Trento. Al momento, e probabilmente ancora per qualche settimana, non ci sono territori in giallo e nemmeno in bianco. E il decreto del 12 marzo scorso ha stabilito che dal 6 al 30 aprile 2021 "in tutte le zone gialle si applicano le disposizioni previste per le zone arancioni".

Lombardia in zona arancione, Fontana ci crede

''I numeri della Regione stanno migliorando, mi auguro che possano essere confermati e che venerdì si possa chiedere di rientrare nell'arancione. Non posso dare la certezza perché la si potrà avere venerdì, ma la situazione da un punto di vista epidemiologico sta migliorando, il virus sta rallentando, i numeri sono positivi'', ha detto il governatore lombardo, Attilio Fontana. La situazione delle terapie intensive è ancora preoccupante con il 60% dei posti letto occupata da pazienti Covid (la soglia critica è il 30%). Ma l’incidenza settimanale dei contagi è in costante calo. Dai 293 ogni 100mila abitanti del monitoraggio del 26 marzo, ai 269 di quello del 2 aprile. Da alcuni giorni siamo sotto la soglia critica di 250. Nell’ultima rilevazione riferita al 6 aprile l’asticella è scesa a quota 216. E l’Rt (indice di contagio) non desta particolare preoccupazione. 

Covid Italia e Lombardia, il bollettino del 6 aprile: 7.767 casi e 421 morti

La speranza di Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Calabria

Buone prospettive anche per l'Emilia Romagna e il Friuli Venezia Giulia. In entrambe i nuovi positivi sono in flessione da un paio di settimane. E dopo Paquetta si è scesi per la prima volta sotto la soglia critica di 250. Se non ci saranno inversioni nel trend, anche queste due regioni potrebbero passare dalla fascia rossa a quella arancione a partire dalla prossima settimana. Anche la Calabria, che non riscontra problemi particolari di incidenza dei contagi, solo con un Rt sotto 1,25 può sperare in un passaggio in zona arancione.

Piemonte, contagi in calo

In Piemonte la discesa dei contagi è costante ma più lenta. La regione, però, è in zona rossa dal 6 aprile e per cambiare colore devono passare 15 giorni, secondo la nuova ordinanza del Ministero della Salute. Presumibilmente, quindi, ci resterà fino a domenica 18 aprile. Dal giorno dopo potrebbe esserci un allentamento delle misure restrittive.

Toscana, rischio rosso fino al 27 aprile

Per quanto riguarda la Toscana, archiviate le festività pasquali e le deroghe agli spostamenti, la regione affronta la prima delle due settimane in zona rossa a causa del superamento del limite dei 250 casi ogni 100.000 abitanti. L'ufficialità è arrivata nel weekend con l'ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, che ha prolungato le massime restrizioni fino al 20 aprile. Ma il rischio di un'ulteriore estensione fino al 27 è concreto. La curva dei contagi, infatti non accenna a scendere e la pressione ospedaliera ha toccato livelli preoccupanti.

Puglia, andamento altalenante

In Puglia l'andamento dei contagi è altalenante. E al momento siamo ancora sopra la soglia critica: rispettivamente 286. Dopo quasi tre settimane a doppia cifra, però, il tasso di positività giornaliero in Puglia è sceso sotto il 10%, ma  sono auementati ancora i ricoverati e i decessi complessivi hanno superato la cifra di 5mila vittime (5.001).

Campania in rosso almeno fino al 20 aprile

La Campania viaggia stabilmente sotto la soglia dei 250 contagi cumulati settimanali ogni 100mila abitanti. Ma resta in rosso almeno fino al 20 aprile a causa del valore dell'Rt sopra 1,25.

Le regole per tornare in zona arancione

In base a quanto previsto dalla normativa, il passaggio automatico in zona rossa avviene non solo per le regioni con Rt sopra 1,25 ma anche per quelle dove l'incidenza cumulativa settimanale dei contagi è superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti. Il ministero della Salute ha confermato che per venire riclassificati in arancione è obbligatoria la "permanenza per quattordici giorni in un livello di rischio o scenario inferiore a quello che ha determinato le misure restrittive". Ma solo se il rosso è causato da un Rt sopra la soglia critica di 1,25 (con rischio alto legato alla tenuta del sistema ospedaliero). Se invece a determinare la fascia rossa è stata l’incidenza dei casi per 100mila abitanti, basta una settimana di dati sotto soglia per cambiare colore.