Lombardia zona arancione: regole e divieti fino al 15 gennaio

Il governatore Fontana firma l’ordinanza che chiude le superiori fino al 24 gennaio e chiede al Governo di cambiare sistema di valutazione

La Lombardia punta a passare subito in zona arancione

La Lombardia punta a passare subito in zona arancione

Milano, 9 gennaio 2021 - Da domani la Lombardia sarà zona arancione. Questo l’esito, prevedebile a dire il vero, dell’esame della Cabina di regia. Nel concreto significa che permane il divieto di spostarsi dalle 22 alle 5, eccezion fatta per spostamenti dettati da motivi di lavoro, di salute o da urgenze, che ci si può spostare solo all’interno del Comune di residenza, salvo deroghe dovute solo ed esclusivamente agli stessi casi di cui sopra, bar e ristoranti dovranno stare chiusi e potranno fare solo servizio d’asporto o consegne a domicilio non oltre le 22.

Quanto alle scuole superiori, le lezioni dovranno essere svolte con la didattica a distanza al 100% da lunedì fino al 24 gennaio. A prevederlo, come anticipato giovedì, è un’ordinanza firmata dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. «Una decisione – si ribadisce nella nota diramata ieri da Palazzo Lombardia – susseguente alle valutazioni e alle risultanze di carattere sanitario, condivise dalla Regione con il Comitato Tecnico Scientifico della Lombardia». «Viene comunque garantita – si precisa – la possibilità per le istituzioni scolastiche e formative professionali di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali».

Ma il governatore Fontana torna a criticare il sistema delle tre zona. «Ancora una volta – commenta il presidente lombardo dopo aver appreso della collocazione della Lombardia in zona arancione – voglio ribadire quanto sia necessario porre in essere, su scala nazionale, un modello che vada oltre a valutazioni settimanali e comunque basate sul breve periodo. Serve un sistema più consolidato, in grado di garantire certezze concrete in ogni ambito, sia produttivo, sia di carattere famigliare, come ad esempio per l’attività scolastica». «La semplice definizione dei colori e delle relative fasce, basata su valutazioni che spesso cambiano con frequenza molto rapida – spiega Fontana – va nella direzione opposta a quello che chiedono i cittadini e le imprese creando solo incertezze e danni economici rilevantissimi». Tornando alle scuole, il governatore conclude sottolineando che in Lombardia partirà a breve una sperimentazione importante e mirata basata sullo screening di studenti e docenti delle scuole secondarie di secondo grado per verificare concretamente l’incidenza del virus in questo ambito».