Arpa Lombardia: il 2023 è stato l’anno migliore per la qualità dell’aria. Ecco le città più pulite

I valori PM 2.5 e PM 10 sono stati positivi, ma in alcune province l’obiettivo salute non è stato rispettato: a Lecco 113 giorni oltre la soglia

I palazzi di Milano tra la nebbia e lo smog (Foto d'archivio)

I palazzi di Milano tra la nebbia e lo smog (Foto d'archivio)

Milano, 12 gennaio 2024 – Nonostante il clima non aiuti e dicembre abbia registrato le temperature più calde di sempre in città, il 2023 per la Lombardia è stato l’anno migliore per quanto riguarda la qualità dell’aria

Il PM2.5, infatti, per la prima volta, comunemente chiamate “polveri sottili”, ha rispettato i limiti in tutte le stazioni della rete e, per quanto riguarda il PM10, per l'ottavo anno dal 2014 (con l'eccezione del 2015 e del 2017), in tutte le stazioni è stato rispettato il valore limite della concentrazione media annua pari a 40 g/m3.

Ottimi risultati anche sulla media giornaliera: il numero delle stazioni che hanno superato il limite è stato più che dimezzato passando da 43 a 20.

Migliorano anche le emissioni di biossido di azoto (NO2): in più dell'80% delle stazioni la concentrazione media annua è risultata inferiore a quella del 2022. Questi alcuni dei dati emersi dal primo bilancio di Arpa Lombardia sui dodici mesi appena trascorsi.

Cosa si intende per PM 2.5 e PM10

Il particolato fine (PM) è costituito da particelle solide e liquide con diametro aerodinamico variabile fra 0,1 e circa 100 μm che tendono a rimanere sospese in aria.

Con il termine PM10 si identificano le particelle di diametro aerodinamico inferiore o uguale ai 10 μm (1 μm = 1 millesimo di millimetro), il termine PM2.5 si riferisce invece alle particelle con diametro aerodinamico inferiore o uguale ai 2.5 μm.

Le sorgenti del particolato fine sono tutti i tipi di combustione, inclusi quelli dei motori di auto e motoveicoli, degli impianti per la produzione di energia, della legna per il riscaldamento domestico, degli incendi boschivi e di molti altri processi industriali.

I valori del PM10 

Per quanto riguarda il PM10, in sei capoluoghi di provincia (due in più rispetto all'anno precedente) è stato rispettato il limite di 35 giorni non oltre la soglia 50 g/m3 (grammi al metro cubo). Pavia ha registrato 33 giorni, Bergamo 21, Como 15, Lecco 6, Sondrio e Varese 4.

Se si dovesse analizzare la stazione peggiore in ciascuna città, si vedrebbe che a Mantova sono stati 62 i giorni di superamento, 49 a Milano, 46 a Cremona, 43 a Lodi, 40 a Brescia e a Monza. Sembrerebbero dati molto alti, ma ampliando l’analisi agli anni passati, si nota che nel 2006 i giorni di superamento della soglia erano risultati 149 a Milano, 138 a Cremona, 113 a Pavia, 162 a Lodi, 145 a Monza, 148 a Mantova, 146 a Brescia, 138 a Sondrio, 102 a Como, 90 a Bergamo, 83 a Lecco e 56 a Varese.

I valori del PM 2.5

Nel 2023 il valore limite annuale dei PM2.5, pari a 25 g/m3, è stato rispettato per la prima volta in tutte le stazioni di monitoraggio. Nei capoluoghi di provincia le concentrazioni si sono attestate sui seguenti valori (dato peggiore della città): Cremona 22 g/m3, Brescia, Lodi e Milano 21 g/m3, Bergamo 20 g/m3, Pavia 19 g/m3, Monza 18 g/m3, Mantova 17 g/m3, Sondrio 16 g/m3, Como e Varese 15 g/m3, Lecco 14 g/m3.

Per dare un’idea di questi dati, nel 2022 la massima concentrazione annua era stata a Milano di 26 g/m3, Cremona e Monza di 25 g/m3.

Considerando l'intera Regione, nel 2023 le concentrazioni medie annue più elevate si sono registrate nella stazione di Soresina e Spinadesco in provincia di Cremona (24 g/m3).

L’impatto delle temperature elevate

Per tutte le province, ad eccezione di Lodi e Pavia, il numero di superamenti registrato nel 2023 è nettamente inferiore al 2022: questo nonostante le temperature molto elevate durante la stagione estiva. Le massime hanno superato i 35 gradi, registrando i dati più alti degli ultimi 20 anni.

Senza dubbio i dati sono confortanti ma questo non significa abbassare la guardia, considerando che un’aria “malata” è molto dannosa per ambiente e salute. Nella stazione peggiore sono stati 113 giorni di superamento dell'obiettivo per la protezione della salute nella provincia di Lecco, 98 in provincia di Bergamo, 89 in provincia di Como, 87 in provincia di Lodi e Pavia, 84 in provincia di Milano, 83 in provincia di Varese, 70 in provincia di Cremona, 67 in provincia di Monza e Brianza, 63 in provincia di Mantova, 64 in provincia di Brescia, 18 in provincia di Sondrio a fronte di un valore obiettivo per la protezione della salute di non più di 25 giorni oltre la soglia.

Le parole dell’assessore all’Ambiente di Regione Lombardia

“Questi valori – ha affermato l’assessore all'Ambiente e Clima della Regione Lombardia Giorgio Maione – fotografano un continuo miglioramento e premiano le nostre politiche e gli sforzi di tanti cittadini, lavoratori e imprese. I numeri confermano che stiamo facendo tanto in un territorio che è quello che traina l'economia dell'intero Paese e dove i livelli produttivi sono sempre molto alti”.

Secondo l’assessore Maione, anche nel 2024 proseguiranno le politiche volte a investire nel miglioramento di questi valori. Verranno stanziati 6 milioni per il rinnovo del parco veicoli delle aziende e 23 milioni per la sostituzione degli impianti a biomassa legnosa.