Milano, 11 novembre 2023 – Aria inquinata: partirà dalla Lombardia la prima azione collettiva per il risarcimento danni. Entra così nel vivo “Aria Pulita”, azione collettiva avviata da Consulcesi, che ha messo a disposizione la propria esperienza ventennale nell’ambito delle azioni legali collettive in materia comunitaria, dopo che la stessa Corte di giustizia europea ha condannato lo Stato italiano per le violazioni della direttiva europea sulla qualità dell’aria, indicando anche i territori e gli agglomerati urbani dove si sono verificate tra il 2008 e il 2018.
Proprio nei giorni scorsi è arrivata una nuova condanna perché l’Italia non ha preso provvedimenti efficaci e tempestivi. Sui 3.384 Comuni italiani candidabili all’azione collettiva Aria Pulita – gli stessi per i quali la Corte di giustizia europea ha accertato le violazioni per il superamento dei valori limite applicabili alle polveri sottili (Pm10) e al biossido di azoto (No2) – circa 1.020 si trovano in Lombardia, per un totale stimato di oltre 9 milioni e 600 mila persone nella Regione che possono richiedere un risarcimento per aver respirato involontariamente aria nociva.
Anche negli ultimi giorni si sono registrati sforamenti dei limiti vigenti di Pm2,5: a Cremona il 7 novembre c’erano 28 microgrammi per metrocubo (il limite è di 25). "L’obiettivo dell’azione collettiva “Aria Pulita“ non è soltanto quello di aiutare i cittadini a essere risarciti per aver respirato aria inquinata – spiega Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi Group – ma anche stimolare i decisori politici ad affrontare coraggiosamente, una volta per tutte, l’annoso problema dell’aumento di emissioni inquinanti nell’atmosfera".