In Lombardia torna l’influenza, chi colpisce e come si trasmette. Il menu per curarsi? “Patatine e crostata meglio del brodo”

Il malanno stagionale torna a imperversare tra scuole e asili: mani, nasi e bocche i principali hub di trasmissione. La guida per non ammalarsi e come riprendersi

In Lombardia torna l'influenza, il vademecum per evitarla e curarsi

In Lombardia torna l'influenza, il vademecum per evitarla e curarsi

Corre nelle scuole e negli asili. Mani, nasi, bocche sono gli hub attraverso i quali si sposta. Così l' influenza si diffonde fra bambini e ragazzi, che risultano essere già adesso, e per la maggior parte della stagione invernale, le fasce d'età più colpite. "Ai giovani e soprattutto ai piccolissimi che si scambiano ciucci, giochi e oggetti, è difficile chiedere il rispetto delle misure igieniche. Non sono capaci gli adulti di rispettare il distanziamento e regole come il frequente lavaggio delle mani, figuriamoci loro".

È per questo che sono gli alleati ideali del contagio influenzale, "che avviene attraverso le goccioline di saliva, quindi contatti stretti". E gli ambienti comunitari sono il regno di questi virus, evidenzia Gian Vincenzo Zuccotti, preside della Facoltà di Medicina dell'università Statale di Milano e direttore Pediatria e Pronto soccorso pediatrico dell'Asst Fatebenefratelli Sacco, ospedale dei bimbi Vittore Buzzi.

L'esperto chiarisce un primo punto: "L'unica possibile forma di prevenzione a questa età può essere la vaccinazione, ricordando che l'efficacia non è al 100% e che il primo target sono i bambini fragili e con patologie croniche, mentre l'estensione ai sani è una scelta dei genitori".

Ma una volta caduti nella rete dei virus stagionali, che fare per i piccoli pazienti? Il pediatra Italo Farnetani offre un vademecum, che passa anche dalla tavola. Primo punto: lasciare da parte "paure, falsi miti e consigli sbagliati delle nonne". Menu del baby-malato? A sorpresa il brodino non viene ritenuto per forza un "must” dall'esperto: "Sul fronte dei cibi, come per i liquidi, si deve evitare il digiuno prolungato, perché la febbre accelera il metabolismo e di conseguenza c'è bisogno di introdurre più alimenti. Ecco perché il suggerimento è far loro mangiare i cibi che piacciono maggiormente. Un'idea sono le patate fritte nell'olio di oliva, perché piacciono e vengono assunte con facilità e sono anche digeribili. Un altro prodotto che piace molto è la crostata, ma è importante lasciare i bambini liberi di scegliere".