Allarme scomparsi, spariti tremila lombardi: per 800 solo angoscia e silenzio

Nei dati annuali la regione sul podio con Sicilia e Campania. Record di ritrovamenti, ma la crescita è del 25% in 12 mesi. Oltre 100 i corpi senza nome. "Restituiamo loro dignità"

Valentina Zaniolo, presidente per la Lombardia di Penelope

Valentina Zaniolo, presidente per la Lombardia di Penelope

C’è un esercito, un piccolo esercito di presenze evanescenti, di fantasmi, che si aggira per la Lombardia. Se ne parla ogni anno, in coincidenza con l’uscita del dossier che li riguarda, poi tornano a essere inghiottite dal silenzio. Nella relazione per il 2022 del commissario straordinario di governo per le persone scomparse, Antonino Bella, il problema sociale esce in tutta la sua gravità dalla fredda evidenza dei numeri. Sicilia, Lombardia e Campania sono, nell’ordine, le regioni dove il fenomeno assume la maggiore evidenza. Nel 2022 in Lombardia è stata denunciata la scomparsa di 2.988 persone; la Sicilia la precede con 7226, la Campania segue con 1.888. Sono tornati a casa 2.182 lombardi (primo posto per numero di ritrovamenti). Di 806 si sono invece perse tracce e notizie. In Sicilia sono ricomparse 2.016 persone, 5.210 devono essere ancora ritrovate, in Campania i “ritorni“ sono stati 1.041, si contano 847 “assenti“.

Il report

«I dati – commenta Valentina Zaniolo, presidente per la Lombardia di Penelope, l’associazione che sostiene i familiari delle persone che scompaiono – evidenziano come nella nostra regione il fenomeno sia rilevante. Insieme con la Sicilia raggiungiamo più del 40% del totale nazionale delle persone scomparse. In Lombardia la media è di 8 denunce di scomparsa al giorno, circa il 25% in più rispetto all’anno precedente, in linea con la tendenza nazionale. La percentuale dei ritrovamenti si aggira intorno al 73%. È confortante la tempistica dei ritrovamenti, che nel 77% dei casi avviene nel giro di una settimana". Dove sono stati? Come sono vissuti? Chi li ha aiutati a sopravvivere per tanto tempo? Sono stati cercati? Nell’arco dello scorso anno nella nostra regione sono riaffiorate 162 persone (161 vive) di cui era stata denunciata la scomparsa negli anni precedenti. Gli scomparsi ritrovati in tutta Italia sono stati 1.211 (una graduatoria che vede la Lombardia al secondo posto dopo la Sicilia con 295, tutti in vita). Nel 2021 in terra lombarda si erano risolti 207 casi di sparizioni “antiche“ (191 i viventi, 16 i deceduti). La relazione riserva una notazione particolare al luogo dei ritrovamenti. In campo nazionale meno della metà delle persone scomparse (45,35%) è stata ritrovata nello stesso comune di scomparsa. Almeno la metà degli scomparsi da altri comuni si trovava in grandi centri come Milano e Roma. Testimonianza dell’attrazione che le metropoli non smettono di esercitare.

La classifica

La classifica delle denunce di scomparsa nelle province della Lombardia vede Milano prima (1.087) e a seguire Bergamo (392), Brescia (318), Pavia (263), Varese (258). Dopo Milano (309) sono Varese (89), Pavia (88) e Bergamo (70) le province con il maggior numero di persone mai più riapparse. Dei 2988 scomparsi della regione gli uomini erano 1890, le donne 1098; gli italiani 1.735 (1.470 ritrovati), gli stranieri 1.253, di cui solo 712 ritrovati. Un dato impressionante che rimanda al problema dei minori stranieri con una percentuale nazionale di scomparse del 75,9% (una media di 36 al giorno), contro il 24,10% di minori italiani (media di 11 sparizioni al giorno). Nella galassia delle persone che scompaiono c’è una zona oscura: i cadaveri non identificati. "È una necessità – dice Valentina Zaniolo – identificare i cadaveri, ben 990, di cui 136 in Lombardia, che giacciono negli obitori e negli istituti di medicina legale del nostro paese A questi corrispondono altrettanti scomparsi ai quali è doveroso restituire la dignità di persone, oltre a mettere fine al dramma dei loro familiari".